Chim. - Prodotto plastico, ottenuto per policondensazione del fenolo e della
formaldeide. La reazione fra fenolo e formaldeide può assumere aspetto
diverso, a seconda delle condizioni di effettuazione; in presenza di sostanze
alcaline agenti da catalizzatori si formano degli alcooli fenolici, con uno o
più gruppi alcoolici o metilolici. La resinificazione ha una
condensazione di tipo lineare, con formazione di prodotti solubili e fusibili.
Nella seconda fase si costituiscono prodotti a peso molecolare più
elevato, non solubili; rammolliscono al calore; a freddo sono fragili. Quando la
condensazione procede e vi prendono parte tutti i gruppi metilolici, formando
polimeri sviluppati nelle tre direzioni dello spazio, si origina il terzo
stadio, in cui si hanno prodotti insolubili, infusibili, termoindurenti e ad
alto peso molecolare. Industrialmente, la preparazione di resine fenoliche si
può fare caricando in un'autoclave le quantità richieste di
fenolo, di formaldeide e di catalizzatore, facendo la reazione prima
riscaldando, poi sfruttando il calore sviluppato nella reazione e, infine,
facendo il vuoto per favorire l'eliminazione dell'acqua formatasi durante il
processo di condensazione. La resina così ottenuta, dopo aver subito un
raffreddamento, viene frantumata in un frantoio, ridotta in polvere in un
molino, da cui attraverso un vaglio passa in due miscelatori, nei quali viene
mescolata con vari ingredienti. La miscela così ottenuta, frantumata e
polverizzata, è pronta per essere usata per stampare, a caldo e sotto
pressione, oggetti di forma e tipo diverso.