Poema epico di Marco Anneo Lucano, vissuto fra il 39 e il 65. L'opera, in 10
volumi, è rimasta incompiuta. I primi libri parlano della guerra fra
Cesare e Pompeo; gli ultimi due narrano le imprese d'Africa e d'Egitto. Lucano
depreca la guerra civile, che demolisce la libertà ed arma gli uni contro
gli altri. Stoica, nella sua grandezza suicida, appare la figura di Catone
Uticense. Lucano non si atteggia a storico: egli è soprattutto poeta
nelle orazioni. Dipinge Cesare uomo di parte, avido di sangue, ed ammira con
fervore Pompeo, simbolo della libertà repubblicana.