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Fanterìa.

Mil. - Nome generico per designare quella parte di un esercito che marcia e combatte a piedi e che estrinseca la sua azione col fuoco, con l'urto e col movimento. In tutti i tempi, la f. ha sempre sopportato il maggior peso delle guerre sia in fatiche, sia in sacrifici ed è sempre stata l'arma principale degli eserciti. Anche nei tempi più antichi ogni esercito disponeva di truppe appiedate e diversamente armate in rapporto ai compiti loro affidati. Ittiti, Yksos, Babilonesi, Egizi, Persiani, tutti avevano i loro reparti di f. che, anche allora, rappresentava il nerbo dell'esercito. Greci e Romani contavano su f. assai ben addestrate. Truppe di f. erano presso i Romani, i veliti, gli astati, i príncipi, i triari, ecc. Solo nel Medioevo, periodo di decadenza dell'arte militare, la f. non era tenuta nell'alta considerazione che si sarebbe meritata e che, in tutti i tempi, le fu sempre attribuita. La f. moderna ebbe origine con l'istituzione delle milizie paesane volute da Emanuele Filiberto di Savoia, poi disciolte da Napoleone, ricostituite da Carlo Alberto e rinforzate da Vittorio Emanuele I. Alla seconda guerra d'indipendenza parteciparono con l'esercito piemontese 10 brigate di f., 27 battaglioni di bersaglieri e tre reggimenti di cacciatori delle Alpi - bersaglieri e cacciatori erano considerati specialità dell'Arma -. In seguito la f. italiana andò sempre più evolvendosi, sia rinforzando il numero delle divisioni di fanti, sia aumentando l'organico dei reparti specializzati (bersaglieri, alpini). Durante la seconda guerra mondiale furono istituiti nuovi reggimenti di f. (114 complessivamente suddivisi in 43 divisioni) oltre a 12 divisioni autotrasportate e 2 divisioni motorizzate; vennero anche create le due specialità di f.; la f. carrista e la f. aviotrasportata. Per quanto oggi siano apparse nuovi armi potentissime, quali l'atomica, i missili, ecc., il ruolo della f. non ha subìto declassamenti di sorta. Anche se molto varie sono oggi le opinioni sull'effettiva utilità della f. in una guerra moderna, la convinzione più diffusa è che la f. tornerà ad avere un ruolo predominante qualora essa possa raggiungere un alto grado di mobilità. Ed è infatti verso la meccanizzazione totale che si sta avviando la moderna f. con l'istituzione di sempre più numerosi reparti aviotrasportati, elitrasportati, autotrasportati, ecc.