Santone o asceta. Più generalmente sono chiamati
f. anche quegli
individui che, per esibizione, si sottopongono ad atti ed azioni dolorose quali
la foratura delle carni, della lingua, ecc. o danno spettacolo di lunga
permanenza in posizioni incomode e innaturali o in stato catalettico oppure si
assoggettano a digiuni prolungati e così via. Il termine deriva
dall'arabo
faqir che significa "povero". In origine i
f. erano gli
appartenenti a sette o ad ordini musulmani che, grazie alle intense pratiche
mistiche da essi esercitate, erano capaci di controllare le loro funzioni
vegetative e fisiologiche; essi erano votati alla povertà. Il fachirismo
attuale, in India soprattutto, è praticato non solo da musulmani ma anche
da buddhisti e da indù che tendono al raggiungimento della liberazione da
tutto ciò che è terreno mediante certe pratiche teurgiche basate
su caratteristiche fisio-psicologiche che nulla hanno a che vedere con la
meditazione.