Obbligo morale. Ciò al quale l'uomo è obbligato dalla morale,
dalla legge, dalla religione, ecc. Esso caratterizza ogni forma religiosa ed
è già presente nella fantasia mitica dell'uomo primitivo. ●
Filos. - Il concetto di
d. come obbligo morale, legato in filosofia
soprattutto all'etica di Kant. Infatti, pur ponendosi sin dalle origini del
pensiero filosofico, è nell'"imperativo categorico" kantiano che si
sviluppa interamente e riassume l'intero suo processo storico. Kant considera
Santo ciò per cui la volontà si conforma in modo perfetto
alla legge. La santità però è propriamente divina e sfugge
all'uomo la cui volontà non è necessariamente d'accordo con la
legge della ragione. In conseguenza di tale disaccordo, la legge diventa un
d. che s'impone come un comando e che combatte le inclinazioni
irrazionali e sensibili. Secondo Kant il
d. deriva da ciò che
"innalza l'uomo sopra se stesso", al di là della propria realtà ed
esperienza empirica, portandolo a penetrare nello spirito, nel regno dei fini.
Buona è solo quell'azione che si compie per
d.: qualunque azione
compiuta per impulso del sentimento o per obbedienza a una potenza può
essere al più conforme al
d., ma non mai compiuta per
d., e
non potremo mai essere certi che un'azione è compiuta per
d., se
non ci costa un sacrificio. Il tema del
d. viene ripreso dalla "filosofia
dello spirito", l'orientamento filosofico francese basato sui fondamenti
speculativi di Blondel e Bergson. Per R. Le Senne, che intitolò una delle
sue opere più importanti
Le devoir, la nostra libertà
è impegnata nel
d. di risolvere le ricorrenti contraddizioni, in
un infinito processo di perfezionamento che è opera del nostro personale
travaglio. Nell'ambito della ricerca psicologica si tende ad associare il
concetto di
d. morale a quello di volontà. La morale contemporanea
tende a dare al
d. un senso attivo e ad associarlo al piacere piuttosto
che alla pena.
D. autentico viene considerato quello compiuto con intimo
convincimento, con piena partecipazione da parte dell'individuo che in esso
realizza la propria sensibilità. ● Dir. -
D. coniugali. Con
questo termine sono da intendersi tutti i
d. che ciascun coniuge ha nei
confronti dell'altro.