(dal greco
kóttabos: bacino). Antico gioco di
destrezza in uso durante i simposi presso Greci, Etruschi e Romani. Consisteva
nel gettare il vino da una coppa, senza versarlo, in modo da colpire un
bersaglio rappresentato da un disco posto in bilico all'estremità di
un'asta o da piccoli vasi galleggianti in un catino pieno di acqua. Dal
c. si traevano presagi, spesso di genere amoroso. La sua diffusione
è testimoniata da varie fonti letterarie (Bacchilide, Cratino, Eubulo,
Ateneo), e da decorazioni sulla ceramica attica e italiota.