Med. - Termine usato originariamente per indicare un
improvviso dolore addominale a carattere parossistico avente origine dal colon.
║ Per estens. - Qualunque tipo di dolore acuto, addominale o
extraddominale, originato dalla contrazione spastica della parete muscolare di
un organo cavo, dovuto alla presenza di calcoli, irritazioni nervose, stati
infiammatori. ║
C. epatica o
biliare: è dovuta per lo
più alla presenza di calcoli nelle vie biliari. Il dolore insorge in
corrispondenza dell'ipocondrio destro, si estende alla scapola e alla spalla
destra, e rende difficile la respirazione. È necessario un trattamento
sintomatico d'urgenza, per poi ricercarne le cause attraverso un'indagine
ecografica. ║
C. renale: manifestazione dolorosa dovuta per lo
più al passaggio di calcoli attraverso l'uretere. Il dolore insorge
improvvisamente in sede lombare e si estende subito al basso ventre, alle vie
urinarie e genitali, e spesso anche verso l'epigastrio. La crisi può
essere accompagnata da nausea, vomito, agitazione. ║
C. mestruale:
dolore acuto localizzato al basso ventre, dovuto alle contrazioni uterine
causate dal flusso mestruale. Può estendersi anche ai reni e provocare
nausea e vomito. ║
C. appendicolare: sintomo doloroso acuto
localizzato alla fossa iliaca destra, che compare, talvolta associato a vomito e
diarrea, negli attacchi di appendicite acuta. ║
C. salivare:
provocata quasi sempre dalla presenza di calcoli nei dotti salivari, si
manifesta con un dolore acuto e trafittivo che insorge per lo più durante
la masticazione e può irradiarsi al pavimento della bocca e alla lingua.
║
C. saturnina: caratteristica dell'intossicazione da piombo, che
si può contrarre per motivi accidentali o professionali, produce dolori
addominali violenti, che tendono a calmarsi se si effettua una pressione
sull'addome. La fase acuta si accompagna spesso a una crisi di ipertensione
arteriosa.