Centro in provincia di Macerata, alle pendici del monte di
Cerce (o Cingono), sulla riva destra del Musone. Di notevole interesse artistico
sono: il palazzo comunale (XIII sec.), la cattedrale (XVII sec.) e le chiese di
S. Domenico e di S. Esuperanzio. Produzione di vino, olio; allevamento del
bestiame. 10.128 ab. CAP 62011. • St. -
Costruito nel 63 a.C. dal tribuno della plebe T. Labieno, divenne municipio
romano. Fu distrutto dai Goti nel VI sec. e dai Longobardi nel VII. In
età comunale seguì la parte dei ghibellini e, sottomesso in
seguito ad Osinio, conservò i propri statuti. Nel 1293 fu assoggettato
alla Curia romana e rimase sempre incorporato nello Stato della Chiesa, tranne
quando l'ebbero in signoria Alessandro e Francesco Sforza. Patria del papa Pio
VIII.