Genere di piante della famiglia delle Leguminose
caratterizzato dai fiori con sepali liberi e cinque petali disuguali. Il frutto
è un legume deiscente o indeiscente. Esistono, nelle regioni tropicali
trecento specie di
c. Fra le più importanti, per le loro
proprietà medicinali, sono la
c. fistula, la
c. acutifolia,
e la
c. obovata. Della
c. fistula si adoperano i frutti che hanno
una polpa nerastra dolce e contenente zucchero, gomma, tannino, pectina e delle
sostanze amare. È indicata come leggero lassativo, nelle forme di
irritazione intestinale e vescicale. Se somministrata in dosi troppo elevate,
può dar luogo a coliche. Va anche sotto il nome di
c. la corteccia
del
Cinnamonum cassia, appartenente alla famiglia delle Lauracee,
originario della Cina, dove cresce spontaneo. Questa corteccia, ridotta in
polvere, è usata come carminativo; l'olio volatile invece è un
antisettico; contiene del tannino che si adopera come astringente. L'olio di
c., ottenuto direttamente dall'albero (non dalla corteccia), si usa come
profumo e correttore di odori e sapori in alcuni infusi e anche nelle
vivande.