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Cànapa.

Fibra tessile ricavata dalla Cannabis sativa, orticacea a stelo diritto e a sezione quadrangolare arrotondata, assottigliata dal basso all'alto. Cresce sotto le più svariate latitudini, però richiede il clima dei Paesi meridionali. La raccolta si fa in epoche diverse a seconda che si voglia produrre la fibra o il seme. Le piante, dopo l'essiccamento e la battitura nel canapaio, sono raccolte in fasci e vengono trasportate ai maceri dove si procede a spezzare il nucleo legnoso e a staccare le fibre utili dai pezzi di legno. I filamenti tessili (tiglio) passano alla cernita, i residui costituiscono la stoppa. Le varietà più fini servono a fare bellissimi tessuti e tele; quelle più ordinarie sono impiegate nella fabbricazione di spaghi e cordami. Tra i maggiori produttori mondiali di c. si segnalano l'Unione Sovietica, la Romania, la Cina e l'Ungheria. In Italia la c. viene coltivata nella bassa pianura padana, in Campania e in Sardegna. ║ C. acquatica: pianta che cresce in luoghi umidi. Dalla sua corteccia si ricava una fibra resistente che serve per cordami e reti marine. ║ C. del Bengala: fibra molto simile alla c. ricavata dalla Crotularia, Yunera e da altre simili Leguminose che crescono in India. Serve per tele, cordami ed è conosciuta col nome di c. suh. ║ C. di Bombay: si ottiene dalle fibre del fusto di talune specie di ibisco. I filamenti, bianco-grigiastri, sono adoperati nella fabbricazione di spaghi, corde e tessuti rudimentali. ║ C. del Canada: pianta che vive nell'America del Nord. La radice ha trovato applicazione in medicina per le sue energiche e rapide proprietà terapeutiche, dovute specialmente al suo principio attivo detto apocinomarinax. È un potente diuretico e stimolante cardiaco per cui viene usata, raramente, nelle cardiopatie, in luogo della digitale. ║ C. Indiana: varietà di c., che trova la migliore vegetazione in India. Alcuni suoi preparati sono usati anche per fumare con gli stessi effetti dell'oppio. Gli indigeni preparano con la c. una bevanda molto diffusa presso quei popoli; l'estratto è usato in medicina, come sedativo nei casi di emicranie e nevralgia. La cima della pianta e la sua resina costituiscono l'hashish.