(dal latino
camera: volta di una stanza). Stanza,
locale abitabile di una casa. A seconda della destinazione del locale, vengono
adottate varie denominazioni precisate da specifiche attribuzioni: ad esempio
c. da letto,
c. da pranzo,
c. di ricevimento,
c. di
soggiorno. Nel Medioevo e fino alla Rivoluzione francese, nelle corti e nei
palazzi delle famiglie aristocratiche, la
c. designava quella parte della
casa che faceva da cornice agli eventi privati, che rientrano nella sfera
intima, della vita familiare. Cionondimeno si estese l'uso di ricevervi le
persone di riguardo: perciò doveva essere arredata con mobili di lusso e
abbellita con pareti affrescate, decorazioni al soffitto, vetrate, arazzi,
ninnoli vari, ecc. I principi disponevano di un apposito personale detto
personale di c., che doveva attenersi alle norme di etichetta stabilite
per i ricevimenti. Il letto era, di regola, separato da tendaggi di seta o di
velluto. Dall'abitudine di ricevere i cortigiani nella
c. derivò
poi l'uso di chiamare
c. anche i luoghi di riunione dove si svolgevano
consessi e assemblee. Si ebbero quindi, fra le altre, la
c. computorum
(corte dei conti); la
c. imperiale (massima autorità giudiziaria
del Sacro Romano Impero); la
c. requestatum (dove venivano accolte le
suppliche); la
c. stellata (tribunale inglese al tempo di Enrico VII); e
così via. ║
C. ardente: stanza parata a lutto nella quale
è esposta la salma di un defunto. È detta anche mortuaria.║
Nella pesca,
c. della morte: l'ultimo comparto delle tonnare,
circoscritto da reti, nel quale vengono chiusi i tonni per dar luogo alla
"mattanza", cioè alla loro uccisione. ║
C. del lavoro:
organizzazione sindacale, a livello territoriale, che si occupa della tutela dei
lavoratori di una determinata zona e dei contatti tra gli stessi e le
organizzazioni di categoria che li rappresentano direttamente. In Italia
nacquero nel XX sec. su modello delle
bourses du travail francesi.
║
C. di commercio: organismo di tipo economico avente funzioni
rappresentative, organizzative e di promozione di interessi economici di vario
genere legati ai soggetti operanti nella zona che ad essa fa capo. Tra i compiti
che le competono ricordiamo: la formazione dei listini di prezzi, la tenuta del
registro delle ditte, la pubblicazione degli elenchi dei protesti cambiari, ecc.
• Mus. -
Musica da c.: musica o
composizione destinata all'esecuzione da parte di un gruppo limitato di
musicisti. Deve il suo nome all'originaria designazione del tipo di musica
eseguita, per i principi e i nobili in genere, in particolari sale di castelli e
palazzi nobiliari. • Dir. -
C. dei
deputati: V. PARLAMENTO.
• Mil. -
C. di caricamento: la parte
posteriore di una bocca da fuoco destinata a contenere la carica e il
proiettile. ║
C. di scoppio: la parte posteriore della
c. di
caricamento nella quale avviene la deflagrazione della carica. ║
C. di
lancio: sulle navi da guerra e sui sommergibili lo speciale compartimento
che contiene i siluri e da cui essi vengono lanciati.
• Macch. -
C. di scoppio: nei motori a
combustione interna, la parte del cilindro dove avviene la deflagrazione della
miscela, il cui scoppio provoca il movimento del pistone. ║
C.
d'aria o
pneumatico: nelle ruote dei veicoli la
c. d'aria,
consistente in un anello di gomma pieno d'aria, serve a ridurre gli urti contro
il terreno e le vibrazioni trasmesse, mediante le ruote, al veicolo stesso.
║
C. di forma diversa sono utilizzate per il galleggiamento di
natanti (battelli pneumatici, gommoni, ecc.). •
Fis. - Speciale apparecchiatura usata per lo studio di fenomeni nucleari o
atomici; consente il rilevamento di radiazioni o di particelle delle quali
può anche misurare l'intensità e l'energia; il principio sul quale
questa
c. si basa è quello della ionizzazione o, più
genericamente, della interazione con la materia delle particelle e
subparticelle. ║
C. di ionizzazione: strumento che serve a rivelare
la presenza di neutroni e a misurare la radiazione ionizzante. È formata
da alcuni elettrodi, tra i quali viene mantenuta una certa differenza di
potenziale, immersi in un gas. ║
C. di fissione: apparecchiatura
che permette di rivelare la presenza di neutroni e di stabilirne la misura. I
neutroni incidenti provocano, in due elettrodi, delle fissioni che a loro volta
determinano la ionizzazione di un gas. ║
C. a nebbia detta anche
c. di Wilson: strumento usato per fotografare le traiettorie delle
particelle capaci di ionizzare un gas mentre si muovono in seno al gas stesso.
Usando la fotografia stereoscopica si possono esaminare anche gli urti fra una
particella e l'altra. • Biol. -
C. aerea:
è il piccolo spazio, situato presso il polo ottuso, compreso fra le due
lamelle della membrana testacea dell'uovo degli uccelli. Viene utilizzato
dall'embrione come riserva d'aria, durante il suo sviluppo.
• Bot. -
C. sottostomatica: spazio
intercellulare che si trova al di sotto di ciascun stoma delle foglie; questo
spazio comunica, mediante canalicoli, con altri spazi intercellulari localizzati
nel tessuto lacunoso. Grazie a queste
c. il biossido di carbonio,
introdotto nella foglia con l'aria atmosferica, può giungere a contatto
con tutte le cellule del parenchima fogliare dove ha luogo la fotosintesi.
• Anat. -
C. dell'occhio: la speciale
cavità dell'occhio, posta tra la cornea e l'iride, che contiene l'umor
acqueo; in realtà, oltre a questa - che viene detta
c. anteriore-,
ne esiste anche una
posteriore che tuttavia corrisponde a uno spazio
praticamente virtuale, in quanto accoglie la faccia posteriore dell'iride, il
cristallino e i muscoli ciliari, fra loro strettamente interconnessi.
• Med. -
C. di decompressione:
apparecchio consistente in una cassa di lamiera d'acciaio contenente un letto e
chiusa ermeticamente da un portello, nella quale si possono ottenere variazioni
della pressione mediante una pompa. Serve per interventi di emergenza nel caso
di persone colpite dagli effetti di una repentina decompressione (palombari,
sommozzatori, pescatori subacquei ecc.). Grazie a questo apparecchio il paziente
viene gradualmente indotto a riabituarsi alla pressione ambiente, riportandolo
dapprima al valore di pressione raggiunto durante l'immersione fino alla
scomparsa dei sintomi dell'embolia e poi sottoponendolo a una progressiva
decompressione fino al ritorno alla pressione atmosferica. ║
C.
iperbarica: speciale cella isolata dall'ambiente esterno nella quale si
possono produrre pressioni assai elevate grazie alle quali un organismo
intossicato da veleni o da sostanze nocive di qualunque genere può
completamente riabilitarsi. La
c. è uno dei ritrovati tecnologici
più moderni posti al servizio della medicina e, particolarmente, del
pronto soccorso negli ospedali. È la potente azione ossigenante che
agisce sul paziente salvandolo da morte sicura. Durante la degenza nella
c. l'intossicato viene assistito da medici e da infermieri, anch'essi
all'interno della cella, che ne controllano le reazioni avvalendosi
altresì di apparecchiature speciali che fanno parte dell'attrezzatura
della
c. ║
C. di scintillazione: chiamata anche
gammacamera, è un apparecchio che consente al medico di
visualizzare, dall'esterno, la morfologia e la funzione di un organo interno del
corpo umano. La
c. utilizza, per il suo funzionamento, i radioisotopi e
combina l'azione di un rivelatore, di un misuratore e di un registratore di
radiazioni, riuscendo, in pochi secondi, a captare le radiazioni emesse dagli
isotopi iniettati nel corpo del paziente e a trasferire su un "monitor" le mappe
di distribuzione del radioelemento. Le particelle radioattive consentono di
esaminare approfonditamente l'organo, evidenziandone le eventuali anomalie per
la presenza di un tumore o di altre malformazioni, purché di una certa
dimensione. È possibile conseguire questi risultati grazie alle
proprietà di certi isotopi che hanno una particolare predisposizione
(tendenza elettiva) a fissarsi in determinati organi piuttosto che in altri. Il
radiotecnezio, per esempio, si stabilisce intorno al fegato; lo iodio nella
tiroide, il cromato di sodio nella milza, e così via.
• Ott. -
C. oscura: apparecchio ottico
prototipo della camera fotografica. È costituito da una cassetta a pareti
opache internamente annerite, una delle quali fornita di una lastra sensibile
alla luce, un'altra con l'obiettivo. Collocando sulla prima un foglio bianco, si
forma su di esso l'immagine capovolta degli oggetti centrati dall'obiettivo;
sostituendo il foglio con una lastra di vetro smerigliato, l'immagine risulta
visibile all'esterno. ║ In un laboratorio fotografico, ambiente in cui
svolgere procedimenti di sviluppo nella più completa oscurità o in
presenza di luci di determinate lunghezze d'onda. ║ Le prime intuizioni
risalgono a L.B. Alberti e a D. Barbaro, mentre a G.B. Della Porta si collegano
le più antiche applicazioni pratiche. Le sperimentazioni terminarono nel
1835, quando J. Daguerre scoprì le proprietà di sviluppo dei
vapori di mercurio, definendo così i principi dei processi fotografici;
collegata all'idea di fissare le immagini, la
c. oscura si
trasformò in una vera e propria macchina fotografica.