(da
Kūsh,
primogenito di Cam). Famiglia etnolinguistica dell'Africa nord-orientale, che
anticamente ebbe le sue prime sedi nella regione a Sud dell'Alto Egitto.
Appartengono ad essa tutte le popolazioni che formano il substrato etnico
più antico della Somalia, dell'Etiopia, dell'Eritrea e delle zone
nord-orientali del Sudan (Somali, Galla, Sidama, Agau, Dancali, Bileni, Beni,
Amer, Saho, Belgia). ● Encicl. - I faraoni invasero più volte il
territorio abitato dai
C. e Tutmosi I, della XVIII dinastia, lo
annetté all'Egitto facendone una sua provincia. All'inizio del X sec.
a.C. i
C. diedero vita a un Regno indipendente, con capitale Napata.
Invasori a loro volta dell'Egitto, guidati dal re Shabaka, i
C. furono
definitivamente sconfitti dagli Assiri e dai Persiani di Cambise I. Nella
seconda metà del XIX sec. il nome
C. venne assunto per indicare
tutte le popolazioni comprese nella grande famiglia camitica. Divisi in
tribù e organizzati in clan, i
C. hanno economia di tipo
essenzialmente agricolo. Le manifestazioni artistiche delle popolazioni
cuscitiche sono nel complesso molto modeste e non si distinguono da prodotti di
tipo artigianale: fra questi, i più interessanti sono le statue funerarie
scolpite dai Konso, di fatture piuttosto rozze ed elementari.