Una linea che non sia retta. ║ In particolare,
nel linguaggio tecnico-scientifico, rappresentazione grafica di grandezze,
fenomeni, ecc. ║ Fig. - Rotondità del corpo femminile. ●
Topogr. -
C. di livello o
isoipsa: la linea che unisce i punti del
terreno che hanno la stessa quota. L'insieme delle
c. di livello
proiettato sul piano di riferimento fornisce una rappresentazione altimetrica
del terreno assai precisa e molto utilizzata in topografia e in cartografia.
● Mat. - Insieme di punti in successione continua non rettilinea. Una
c. può essere pensata come la successione delle posizioni
occupate, istante per istante, da un punto in moto lungo una traiettoria che
coincide appunto con la
c. stessa. Una
c. che giace in un piano si
dice
piana e ammette una sola curvatura; in caso contrario, la
c.
si dice
gobba o
sghemba e ammette una prima e una seconda
curvatura. Se la
c. è descrivibile in un riferimento di coordinate
cartesiane ortogonali con un'equazione algebrica razionale intera, essa si dice
algebrica; le altre
c., invece, si dicono
trascendenti.
Appartengono a questo tipo la maggior parte delle funzioni non comuni, ma anche
molte
c. comunissime, come tutte quelle trigonometriche (seno, coseno,
tangente, tangente iperbolica). Si dice arco di una
c. una porzione di
essa compresa tra due suoi punti. Il problema della rettificazione di un arco di
c., se risolvibile, si riduce alla ricerca del limite della lunghezza
della poligonale inscritta al tendere a zero dei suoi lati (cioè al
tendere ad infinito del numero di questi); lo stesso valore si ottiene anche
come limite della lunghezza della poligonale circoscritta. ║
Tangente
alla c.: in un suo punto P assume tale denominazione la retta passante per P
e alla quale tende una qualsiasi retta PQ (essendo Q un altro punto della
c. prossimo a P) con il tendere di Q a P. Il piano passante per P e
normale rispetto a tale tangente si dice
piano normale in P alla
c. Il cerchio che nel punto P ha con la
c. un contatto del secondo
ordine e una tangente ivi comune con la tangente alla
c., si dice
cerchio osculatore della
c. nel punto P. Esso sta dalla parte
dello spazio verso la quale nel punto P la
c. volge la convessità;
è il cerchio che approssima meglio un arco di
c. nell'intorno del
punto P. Il cerchio osculatore giace in un piano osculatore che contiene la
tangente alla
c. in P ed è perpendicolare al piano normale. Nel
punto P può assumere interesse per i problemi della fisica l'introduzione
di un triedro principale o mobile formato dalla tangente in P alla
c.
(versore

), dalla normale
principale (versore

) che è diretta
da P verso il centro del cerchio osculatore, e dalla
binormalità
(versore

) che è
perpendicolare alle due precedenti e giace nel piano normale. Se il versore t
è assunto positivo nel senso crescente della ascissa sulla
c., il
versore b ha senso datogli dal prodotto vettoriale di t per

(

=

∧

)
e il triedro è destrorso. La curvatura di una
c. può anche essere espressa in forma vettoriale; lo stesso vale
per la lunghezza della
c. e la sua torsione, cioè la
rapidità con cui la
c. si discosta dal piano osculatore
all'allontanarsi da P. Una
c. ammette generalmente una sola tangente in
ogni punto; i punti nei quali essa ne ammette due si dicono punti singoli della
c. ● Lav. pubbl. -
C. di raccordo: tratto di strada o di
linea ferroviaria interposta fra due rettilinei che formano fra loro un angolo
detto
angolo della c. Tale tratto deve raccordarsi perfettamente ai due
rettilinei; si usa dare alla
c. un profilo a parabola cubica, raccordata
con un opportuno metodo. Interessa il raggio di curvatura minimo della
c., perché insieme con il profilo e con l'entità del
soprelevamento è quello determinante la velocità massima con cui
la
c. può essere percorsa. Per le ferrovie tale raggio varia tra i
300 e gli 800 m; per le autostrade non si scende sotto i 150-200 m, ma per
strade di montagna si può giungere a circa 10 m. Nelle
c.,
inoltre, la distanza fra le rotaie viene portata al massimo consentito dallo
scartamento del materiale rotabile. ● Mar. -
C. d'evoluzione:
traiettoria descritta dal baricentro di un natante in moto a velocità
costante e a timone completamente accostato nell'intervallo di tempo che
intercorre fra quando la nave ha un certo orientamento e quando ritorna ad
acquistarlo. Essa dà un'idea (insieme con il raggio di curvatura o raggio
di evoluzione che è raggio della
c. di evoluzione, quando questa
è divenuta una circonferenza) della manovrabilità della nave.
║ In cartografia marittima si dice
c. di livello o
isoipsa
la
c. che congiunge tutti i punti di una certa zona posti alla stessa
altezza sul livello del mare. ● Sport - La parte della pista (di atletica,
ciclistica, di un ippodromo, ecc.) o del percorso che disegna un arco. In alcuni
casi (ciclismo, motociclismo, ecc.), può essere sopraelevata per
consentire maggiori velocità. Nel pattinaggio a rotelle, prende tale
denominazione la prima figura obbligatoria di scuola.
Curve algebriche: A nodo B cuspide di prima specie C cuspide di seconda specie D doppio nodo E oscnodo F flecnodo G biflecnodo