Biol. - Parte della biologia che si interessa
dell'identificazione dei ritmi biologici e dell'analisi dei loro effetti e delle
loro funzioni. L'attività ritmica è infatti una caratteristica
fondamentale della materia vivente: a ogni livello di organizzazione -
individuo, organo, tessuto, cellula, unità subcellulare - tutti i
fenomeni biologici sono scanditi da variazioni temporali e cicliche. In un
organismo esistono ritmi ad alta frequenza (come nell'attività dei
polmoni e del cuore), a media frequenza (come nella temperatura corporea) e a
bassa frequenza (come nel ciclo mestruale). Nell'arco delle 24 ore si hanno i
cosiddetti ritmi circadiani, variazioni ritmiche relative a numerose funzioni,
quali la pressione arteriosa, la frequenza del polso e del respiro, il livello
di glucosio nel sangue, il tasso di emoglobina, l'attività delle
ghiandole surrenali, della temperatura del corpo, ecc. La ritmicità
biologica fa parte del patrimonio genetico ma è spesso condizionata da
fattori ambientali (i sincronizzatori); per molte specie animali l'alternanza
ciclica del giorno e della notte, del caldo e del freddo, del buio e della luce
rappresenta uno dei tanti sincronizzatori che condizionano la ritmicità
biologica.