Mit. - Antica divinità greca. Figlio di Urano
e Gea e fratello di Rea, che poi divenne sua sposa, si cibava dei propri figli,
perché la madre gli aveva predetto che uno di essi l'avrebbe
detronizzato. Rea, consigliata dalla madre, riuscì tuttavia a salvare
Zeus, avvolgendo nelle fasce una pietra e portandola a
C., che la
inghiottì al posto del bambino. Il neonato venne intanto nascosto a
Creta, con la complicità dei Cureti che, con i loro canti e il suono dei
loro tamburelli, impedivano che
C. ne udisse il pianto. Divenuto adulto,
Zeus incatenò il padre mentre dormiva inebriato dal miele, lo costrinse
ad espellere i figli che aveva divorato e lo detronizzò, lasciando che il
suo regno (e quindi l'età dell'oro) proseguisse solo nelle Isole dei
Beati, situate ai confini del mondo. Per i Greci
C. rappresentava il
tempo. I Romani lo identificarono con Saturno.