(dal latino
crucifixio, der. di
crucifigere: crocifiggere). Antica forma di supplizio per cui il
condannato veniva legato o inchiodato a una croce e lasciato morire. Nel mondo
romano era il supplizio destinato agli schiavi, ai disertori, ai ladri, a coloro
che erano privi di personalità giuridica. Solitamente chi veniva
inchiodato sulla croce recava al collo un cartello con un'iscrizione, nella
quale venivano specificati il nome e la motivazione della condanna. Il cadavere
dei condannati non era solitamente sepolto, ma rimaneva lasciato in pasto alle
belve. ║ Il martirio e la morte di Cristo sul Golgota. ● Arte -
Quadro, dipinto o scultura che raffigura la
c. di Cristo. Le più
antiche immagini della
c. appartengono al V sec. (porta della basilica di
Santa Sabina in Roma, prima metà del V sec.). In queste opere, tuttavia,
compare solo la croce, strumento e simbolo del supplizio. Bisognerà
attendere la fine del Medioevo perché la sensibilità religiosa
cambi e venga rappresentata anche la figura di Cristo crocifisso. Notevoli, tra
le altre, le
c. di Cimabue, di Giotto, del Beato Angelico, di Donatello,
di Andrea del Castagno, di Antonello da Messina, del Pordenone, del Tintoretto e
di Rubens.