Indirizzo filosofico, estetico o critico-storico che
si rifà al pensiero di Benedetto Croce. Nella cultura italiana del
Novecento, il successo della filosofia crociana fu anzitutto determinato
dall'esigenza di una reazione alla cultura positivista. Almeno inizialmente, la
lezione di Croce ebbe efficacia particolare nell'ambito degli studi letterari e
filosofici. Durante il regime fascista, quando i contatti con il pensiero
europeo si fecero molto difficoltosi, si approfondì nell'ambito culturale
italiano la connotazione del
c. come storicismo assoluto. In quegli
stessi anni anche Antonio Gramsci, sulla base della sua formazione marxista,
approcciò, pur rivedendolo, il pensiero crociano. Tuttavia fu Croce
stesso il maggior continuatore di se stesso, in una revisione continua della sua
filosofia e nell'assidua verifica delle sue posizioni teoretiche. Il secondo
dopoguerra vide un progressivo allontanarsi della cultura italiana dalla via del
c. del quale furono stigmatizzati i residui idealistici, soprattutto sul
piano estetico.