(dal greco
kríno: giudico).
Fondamento, norma per distinguere, discernere, giudicare, formarsi una idea
più o meno esatta. ║ Capacità di giudizio, assennatezza,
buon senso. ║ Sul piano morale, regola generale di distinzione del bene
dal male e di conseguente orientamento della condotta:
c. etico. ●
Filos. -
C. di verità: in rapporto al problema gnoseologico della
verità, norma ordinata alla definizione del vero e del falso sul piano
logico, del bene e del male sul piano pratico. Tale problema fu caratteristico
della filosofia presocratica: per Epicuro
c. di verità era la
sensazione, che aveva la funzione di distinguere bene e male; per gli stoici
c. era sul piano logico la rappresentazione catalettica, sul piano etico
la vita secondo natura; per gli scettici, che professavano
l'impossibilità del giudizio, il
c. della diversità andava
sostituito dal
c. del ragionevole. In tempi moderni, fu Kant a riproporre
la questione, indicando con
c. (o
canone) di verità
l'insieme dei principi che regolano il retto svolgersi dei processi cognitivi.
● Mat. - Regola, generalmente semplice, che permette di verificare se un
ente soddisfi o meno una data proprietà o relazione in modo tale da
evitare la verifica diretta (e più complessa) della proprietà
stessa o relazione nell'ente. Per esempio, il
c. di divisibilità
permette di stabilire che un numero è divisibile per tre quando lo sia la
somma delle sue cifre, senza dover effettivamente eseguire sullo stesso la
divisione per tre. Analogamente, i
c. di uguaglianza dei poligoni
permettono di affermare l'uguaglianza di due figure senza doverla verificare
direttamente per ogni angolo o lato. ● Telecom. - Termine che indica
segnali, comandi o particolari modi di operare di singoli elementi di un
circuito atti a determinare un certo funzionamento o stato. ║
C. di
blocco: operazione con la quale, nelle centrali telefoniche automatiche, un
organo (
selettore) occupato da una comunicazione in corso si rende
inaccessibile ad altre occupazioni. ║
C. di incasso: comando
inviato dalla centrale agli apparecchi telefonici pubblici impegnati in
conversazioni teleselettive. Ogni impulso di conteggio (conteggio ciclico),
provoca il prelievo di uno dei gettoni inizialmente introdotti nell'apparecchio.
║
C. di inclusione interurbana: comando inviato dall'operatore di
un tavolo interurbano per consentire l'inclusione in una conversazione in corso
dell'annuncio di una chiamata interurbana in arrivo.