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Crisàlide.

(dal greco chrysallís). Entom. - Stato mediano presente negli insetti con metamorfosi, compreso tra la larva e l'insetto perfetto: in tale stato, l'animale (sotto forma di ninfa o pupa) non mangia ed è immobile; tuttavia, un intenso lavorio interno riduce alcuni suoi organi, sviluppandone altri: in particolare, quelli della riproduzione e del volo. Le c., nascoste nella terra o tra le foglie, possono vivere pochi giorni come pure alcuni anni, favorite da una particolare resistenza a condizioni climatiche sfavorevoli. Hanno di norma colori vivaci e dorati, e sono fornite di un abbozzo di ali e proboscide molto avvicinati al corpo, nonché di un addome mobile a dieci segmenti. Nel momento in cui la farfalla adulta è pronta ad uscire dalla cuticola della c., vi esercita una pressione e la rompe lungo una linea in corrispondenza del dorso; l'adulto che sfarfalla, muovendosi lentamente, abbandona l'involucro. Le c. si classificano in cinque tipi: succinte, vanesse, esperie, evoiche e anoiche. La c. è caratteristica degli insetti lepidotteri, ma il termine a volte viene usato per alcuni stadi evolutivi di altri insetti, ad esempio per alcuni coleotteri o ditteri ortorafi.