Filosofo greco. Discepolo di Arcesilao e di Cleante
da cui venne iniziato allo Stoicismo, guidò ad Atene la scuola stoica. Si
dedicò all'insegnamento scritto e orale approfondendo i problemi logici,
metafisici ed etici.
C. sostenne che il mondo corporeo costituisce la
totalità del mondo conoscibile mediante le sensazioni. Criterio di
verità è per lui la rappresentazione attraverso cui si riproduce
l'oggetto e lo si comprende. L'attività conoscitiva ha però
bisogno di una mente in grado di astrarre dalla sensazione l'intelligibile. La
sua gnoseologia è quindi solo apparentemente sensista. All'origine del
mondo intero
C. pone il fuoco, una sorta di alito divino da cui
provengono tutte le cose e a cui tutte le cose ritornano con movimento ciclico.
Considera il corpo umano fra tutti il più eccellente in quanto in grado
di fruire di ogni specie di beni, di vivere e godere di una felicità
imperturbabile grazie all'esercizio della virtù. Fu autore di più
di 700 opere di cui rimangono solo alcuni frammenti (Soli, Cilicia 281 a.C. -
Atene 205 a.C.).