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Crasso.

Grasso, denso. ● Anat. - Intestino c. o semplicemente c. o grosso intestino: porzione terminale del tubo digerente, lunga approssimativamente 1,5-2 m e compresa tra la valvola ileo-cecale del Bauhin e l'orifizio anale. È costituito di tre segmenti: il cieco (posto nella fossa iliaca destra ed esteso in basso fino all'arcata crurale), il colon (distinto a sua volta in quattro tratti: ascendente, trasverso, discendente, sigmoideo) e il retto (la porzione terminale che sbocca nell'orifizio anale, attraverso cui vengono emesse le feci). La funzione principale dell'intestino c. consiste nell'assorbimento di acqua, in modo che il materiale contenuto nell'intestino divenga più consistente e assuma l'aspetto di feci; le cellule della mucosa secernono poi del muco, che va a mescolarsi con le feci; infine la ricca flora batterica presente nell'intestino c. ha la funzione di decomporre i residui alimentari non digeriti. L'intestino c. può essere interessato da malformazioni e patologie di origine traumatica o infiammatoria che, a seconda del segmento colpito, si distinguono in tifliti (a carico del cieco), coliti (del colon) e proctiti (del retto). Possono anche manifestarsi delle forme tumorali benigne o maligne, primarie o secondarie.