(o
craniologìa). Parte dell'antropologia che
studia la morfologia, la struttura, lo sviluppo delle ossa del cranio dell'uomo
e dei primati, sia di quelli viventi, sia di quelli estinti. I tratti del cranio
sono il riflesso di caratteri quali il sesso, l'età, l'ambiente, il modo
di vita. Esistono individui con crani corti (brachicefali), medi (mesocefali),
lunghi (dolicocefali), piatti verticalmente (platicefali) o più alti che
larghi (ipsicefali); il volto può essere sviluppato in senso verticale
(ortognato) o proiettato in avanti (prognato); il naso stretto e sporgente
(leptorrino) oppure largo e piatto (platirrino). Attraverso la comparazione dei
risultati degli studi compiuti la
c. ha consentito, confrontando i crani
delle varie razze umane, di approfondire le conoscenze sulla storia remotissima
dell'umanità nel suo complesso (con le diverse etnie, le migrazioni,
ecc.) e ha contribuito allo sviluppo della neurologia e della psicologia.