Scuola romana di artisti marmorari, decoratori e
architetti, attivi nei secc. XII e XIII. Furono così chiamati a causa
della frequenza con la quale il nome Cosma apparve nei numerosi nuclei familiari
che costituirono la scuola. Lavorarono soprattutto a Roma e nel Lazio, nel
rifacimento architettonico di edifici antichi o nella decorazione di strutture
particolari (altari, amboni, cibori, portali, chiostri, campanili). Si ricordano
in particolare le decorazioni di chiese romane come S. Maria in Trastevere, S.
Maria in Cosmedin, S. Clemente; l'atrio del duomo di Civita Castellana; il
chiostro dell'abbazia di Subiaco; il portico della cattedrale di Terracina.
Caratteristica dello stile cosmatesco è la vivace policromia della
decorazione, ottenuta con tasselli di marmo, pietre dure, pasta vitrea, oro. I
disegni, spesso minuziosi, sono generalmente geometrici e formano volute,
riquadri, fasce, dischi.