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Corporazione.

Dir. - Associazione di persone accomunate da medesimi interessi e unite per conseguire uno scopo comune. Costituisce un corpo distinto nella società e giuridicamente riconosciuto. ║ Associazione a carattere professionale fra tutti gli esercenti una medesima attività. ║ Nel sistema sindacale fascista, organo dell'amministrazione dello Stato con funzioni di collegamento delle organizzazioni sindacali, per un determinato ramo della produzione o per una o più determinate categorie di imprese. ● Dir. can. - C. religiose: associazioni religiose i cui membri, secondo le leggi proprie di ciascuna società, pronunciano voti pubblici, allo scopo di tendere alla perfezione evangelica. ● St. del dir. - Presso i Romani, unione di persone legate, con vincolo volontario, per la comunanza delle funzioni o della professione. I frequenti abusi portarono alla promulgazione della Lex Iulia (di Cesare o di Augusto) che soppresse tutte le c., eccezione fatta per quelle artigiane e per i collegi sacerdotali, e subordinò a un'autorizzazione preventiva la creazione di associazioni nuove. Dopo Diocleziano si passò all'organizzazione coattiva del lavoro, delle industrie e dei traffici; si ebbero tre gruppi di c.: c. costituite presso le grandi manifatture tenute in monopolio dallo Stato; c. delle professioni giudicate necessarie ai servizi o all'alimentazione della città; c. degli artigiani. Con le invasioni barbariche, le c. si estinsero e, per tutto l'Alto Medioevo, pressoché nulle sono le testimonianze di forme corporative superstiti. Nel XII sec. sorse la nuova c., dovuta a quello stesso principio di autonomia che nelle città aveva portato alla costituzione dei Comuni. Il movimento si diffuse presto in tutto l'Occidente: mentre in Italia si formarono le unioni dei mercanti e dei professionisti, o le fratellanze artigiane, in Inghilterra sorsero le c. religiose, mercantili e artigiane. Queste organizzazioni interessarono profondamente la vita del Comune; inseritesi nel suo ingranaggio amministrativo, giunsero talvolta ad assumervi posizione di preminenza. Avevano come scopo la tutela degli interessi degli associati. Dotate di un proprio statuto, erano composte dai maestri di ciascuna arte, dai soci e dagli apprendisti discipuli. L'iscrizione, inizialmente libera, divenne in seguito obbligatoria per chi volesse esercitare un'arte. Il decadere del Comune segnò, dal XIV sec., l'inizio della decadenza del sistema corporativo. Le tendenze assolutistiche dello Stato portarono alla progressiva limitazione dei privilegi delle c., le quali divennero semplici organizzazioni di regolamento industriale e commerciale. La decadenza si accentuò nei secc. XVI e XVII. Dal XVIII sec. sparirono progressivamente numerose c. ecclesiastiche e quasi tutte le c. artigiane. Furono proibite le unioni di artigiani e di operai, ritenute contrarie al principio della libertà del lavoro.