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Conòide.

Mat. - Ogni superficie rigata che si possa definire come luogo delle rette che si appoggiano a una data curva (direttrice curvilinea) e a due date rette, sghembe tra di loro (direttrici rettilinee). Se una di queste due rette è impropria, il c. si dice a piano direttore. Nel trattato di Archimede Dei c. e degli sferoidi, la parola c. indica invece il paraboloide di rotazione e l'iperboloide di rotazione a due falde. • Geol. - C. alluvionale o cono di deiezione: accumulo di detriti depositati dai corsi d'acqua, per diminuzione di velocità, allo sbocco in una regione a lieve pendenza e larghissima rispetto al volume delle acque. Se ne distinguono diversi tipi: c. di declivio, alla base di un versante montuoso e appoggiato contro di esso; parietale, cono di declivio molto ripido a guisa di parete; misto, costituito da detriti depositati dai corsi d'acqua e da materiali provenienti da frane; composto, dovuto a corsi d'acqua più o meno ravvicinati; avvalangato, accumulo di neve alla base di un versante montuoso o di ghiaccio alle falde dei gradini rocciosi che sostengono ghiacciai; fluvioglaciale, area costituita da ciottoli fluviali e glaciali trasportati dalle correnti di dilavamento durante l'era glaciale.