Strumento che conta il numero di eventi che si verificano in
un determinato intervallo di tempo. ║ Dispositivo che serve per misurare
gli impulsi emessi da un apparato al verificarsi di certi eventi (
c.
elettronici, telefonici). ║ In ingegneria nucleare, strumento rilevatore
delle particelle. ● Encicl. - Si distinguono numerosi tipi di
c., a
seconda delle applicazioni. ║
C. per fluidi: sono utilizzati per
misurare i fluidi (liquidi e aeriformi). Generalmente sono muniti di un piccolo
motore di modesta potenza e vengono alimentati dal liquido di cui si deve
misurare la potenza. Possono essere di tipo fluidodinamico o volumetrico. I
primi sono detti anche a turbina, in quanto il fluido mette in moto una turbina,
inserita nella tubazione, la cui velocità di rotazione dipende da quella
di trasporto del fluido, che aziona mediante semplici rotismi un apparecchio
registratore; ad ogni giro compiuto corrisponde un volume noto di liquido. I
c. della seconda categoria sono generalmente del tipo a pistone a moto
alternativo: in essi il fluido determina col suo passaggio il moto alterno e
sincronizzato di due stantuffi, di volume noto, che comandano l'apparecchio
registratore; il moto di tali stantuffi dipende dal tempo impiegato dal fluido
per riempirli e quindi dal volume di fluido erogato. ║
C. di gas:
apparecchio inserito nelle condotte di distribuzione del gas, usato per misurare
il volume di gas che lo attraversa. Sono in genere volumetrici, distinti nei
tipi a umido e a secco. Nei
c. a umido il meccanismo misuratore che
comanda il contagiri è costituito da un cilindro diviso in camere e
libero di ruotare in un meccanismo semiimmerso in un liquido (acqua, olio). Il
gas entrando nel rotore riempie uno degli spazi e schiaccia il liquido in esso
contenuto provocando la rotazione del cilindro così da portare la camera
piena di gas in comunicazione con il condotto di deflusso. Si riempie quindi la
camera successiva che determina un'ulteriore rotazione. Il volume di gas
è perciò proporzionale al numero di giri eseguito dal rotore. I
c. a secco sono costituiti da due camere separate da una membrana, una
sorta di soffietto. Le due camere si riempiono alternativamente del gas grazie
ad un apposito sistema di valvole. Il movimento del soffietto produce la
rotazione di un piccolo albero, a cui sono uniti sistemi di misurazione (indici
o tamburi numerati girevoli). ║
C. telefonico: è costituito
da un relé nel quale l'impulso elettrico che percorre l'avvolgimento
causa l'attrazione di un'ancoretta che, ritornando in posizione di riposo,
produce per mezzo di un arpionismo uno scatto del numeratore. Il
c. di tempo
e zona è il dispositivo delle centrali telefoniche automatiche, che
serve per l'invio degli impulsi di conteggio al
c. dell'utente chiamante,
in base alla durata della conversazione e della zona in cui è posto
l'utente che riceve la chiamata. ║
C. elettrico: apparecchio
misurante l'energia elettrica, espressa in kWh, assorbita da un impianto di
utilizzazione in un determinato periodo di tempo. Si usa in genere presso gli
utenti in modo da calcolare l'energia elettrica consumata e permettere una
fatturazione. Si basa su un sistema a corrente alternata a induzione ed è
formato da un disco di alluminio che ruota liberamente attorno al proprio asse,
vicino al quale sono poste le espansioni polari di due elettromagneti. Il numero
di giri fatti dal disco viene registrato dal numeratore. ║
C.
elettronico: è basato sul conteggio degli impulsi elettrici associati
ad eventi di natura diversa, in un determinato intervallo di tempo. Il circuito
di conteggio è dotato di più uscite, sulle quali si localizzano
segnali che rendono possibile il conteggio degli eventi. Alcuni
c. si
basano su una numerazione binaria, altri adottano la numerazione decimale, altri
ancora quella esadecimale. Si distinguono inoltre
c. asincroni e
c.
sincroni, a seconda delle modalità di propagazione dei segnali
all'interno del
c. stesso; generalmente nei circuiti del primo tipo, che
sono più semplici, la propagazione è lenta; nei secondi tale
inconveniente è ovviato, ma a costo di una maggior complessità
della struttura, che necessita di un maggior numero di circuiti logici. ║
C. di particelle: strumento che permette di conteggiare le particelle
cariche o neutre che passano attraverso una zona determinata o sono presenti in
un determinato fascio. Si basa sul fatto che il passaggio di una particella
carica provoca l'eccitazione e la ionizzazione delle molecole della materia. I
c. di tale tipo rilevano la ionizzazione delle molecole mediante
dispositivi elettronici azionati da segnali prodotti dalla elaborazione degli
impulsi dovuti al passaggio delle particelle. Si distinguono, a seconda del tipo
di materiale nel quale si produce la ionizzazione (liquido, gas, cristallo) e
del modo in cui essa viene misurata, nelle due grandi categorie dei
c. a
ionizzazione e a scintillazione. ║
C. a scintillazione: è
basato sull'impiego di un fotomoltiplicatore per la rivelazione delle
scintillazioni prodotte dalle particelle cariche nei fosfori. Inizialmente tali
c. furono dotati semplicemente di uno schermo rivelatore. I
c.
moderni possono rilevare, in un secondo, diversi milioni di scintillazioni e
quindi consentono l'utilizzo anche nel caso di fasci di radiazioni molto
intensi. Presentano inoltre il vantaggio di avere una elevata sensibilità
per tutti i tipi conosciuti di radiazioni nucleari, di permettere rilevazioni
molto veloci e di essere robusti e pratici. ║
C. a ionizzazione:
è basato sul processo di ionizzazione di un gas da parte di particelle
incidenti e sul conseguente trasporto degli ioni risultanti attraverso un campo
elettrostatico. È costituito da una camera contenente un elettrodo
centrale conduttore a potenziale positivo; la camera viene riempita con un gas a
pressione uguale o inferiore a quella atmosferica. Il passaggio di una
particella carica crea coppie di ioni positivi e negativi. I principali
c. a ionizzazione sono quelli a camera di ionizzazione e quelli di
Geiger-Müller; essi si distinguono per il diverso comportamento degli ioni.
║
C. a camera di ionizzazione: prevede il totale raccoglimento
degli elettroni primari che vengono prodotti dal passaggio di una particella
singola, senza moltiplicazione. Si caratterizza per la sua capacità di
distinguere le particelle elementari a seconda del grado di ionizzazione che
provocano, e quindi degli impulsi elettrici. Si pone particolare attenzione alla
costruzione della camera, isolata con materiali particolari e dotata di
schermaggio elettrostatico; essa deve infatti registrare anche impulsi molto
deboli. La forma e la disposizione dell'elettrodo distinguono i
c. di
questo tipo in
c. a piatti paralleli e a elettrodi cilindrici coassiali.
║
C. Geiger o
di Geiger-Müller: è composto da un
tubo metallico contenente gas rarefatto e da un filo di tungsteno teso lungo
l'asse del tubo stesso, ai quali è applicata una tensione; la
ionizzazione provocata dalla radiazione incidente è amplificata mediante
un dispositivo di moltiplicazione nel gas. Presenta il vantaggio di non
richiedere particolare accuratezza nello schermaggio elettrostatico degli
elettrodi. ║
C. a cristallo: si basa sull'inserimento di un
diamante o di altri cristalli (cloruro di argento, germanio, ecc.) all'interno
di un campo elettrico che consente di rilevare particelle e radiazioni
corpuscolari. L'utilizzo di tale tipo di
c. presenta il vantaggio di
essere estremamente rapido. ● Inf. - Elemento presente all'interno di un
elaboratore, utilizzato per il conteggio e la totalizzazione.