Rel. - Ciò che si confessa. ║ Fede che si
professa. ║ Testo di una confessione religiosa. ║ Professione di
fede che tiene unita una data comunità:
c. ebraica. ║
C.
dei peccati: si trova già fra i popoli primitivi. Nella religione
egiziana è famosa la
c. negativa, cioè delle colpe non
commesse, nel giudizio del morto. La
c. ebbe particolari sviluppi in
religioni ascetiche, quali il giainismo e il buddhismo. Nelle adunanze di
confessione dei monaci buddhisti veniva letta una liturgia consistente in 227
regole e per ognuna di esse veniva chiesto solennemente se qualcuno dei presenti
l'avesse trasgredita. Nella Chiesa cattolica, dalla
c. privata
originariamente limitata ai peccati più gravi, si sviluppò la
c. auricolare, come parte integrante del sacramento delle penitenza. Il
concilio Laterano (1215) stabilì che ogni credente deve confessarsi
almeno una volta all'anno a un sacerdote, per ricevere da lui l'assoluzione. La
Chiesa luterana prese posizione contro la
c. pur senza negare, da
principio, il valore di una
c. privata; a partire dal XVIII sec. l'ha
sostituita con la
c. generale prima di comunicarsi, alla quale nella
Chiesa riformata corrisponde la
preparazione.