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Conduzione.

Fis. - C. elettrica. Fenomeno presentato da alcuni corpi detti conduttori consistente nel passaggio attraverso essi di una corrente elettrica, cioè di un flusso di cariche positive o negative. Per il meccanismo della c. in ogni particolare tipo di conduttore, vedi questa voce. Il fenomeno della c. elettrica si accompagna sempre ad altri tre fenomeni. Termico: il passaggio di corrente implica sempre la perdita di una parte dell'energia trasportata, sotto forma di calore per effetto Joule. Ciò è dovuto alle resistenze che i portatori di corrente incontrano sul loro cammino; nel caso di solidi esse sono gli urti coi nodi reticolari e le discontinuità ai contorni dei grani nei materiali policristallini. Magnetico: la c. elettrica è sempre accompagnata dalla creazione di un campo magnetico, legato alla corrente dalle leggi di Ampère e di Biot-Savart. In certi casi (ad esempio nelle macchine elettriche) tale effetto è proprio quello desiderato. Chimico: presente solo negli elettroliti; la c. è accompagnata da modificazioni chimiche (sviluppo di gas, deposizione o dissoluzione di un metallo, ossidazione o riduzione di sostanze, ecc.). Tali fenomeni si utilizzano nell'elettrolisi e nella costruzione di generatori primari e secondari di corrente (pile e accumulatori, rispettivamente). Allo stadio attuale delle conoscenze ci sono ancora fenomeni inerenti alla c. elettrica che non hanno ancora trovato una spiegazione teorica, benché si faccia uso di molti di essi; l'esempio più comune è la superconduttività (V. ad esempio la voce CRYOTRON). ║ C. termica. Fenomeno, analogo al precedente, per cui alcuni corpi detti conduttori si lasciano attraversare da un flusso termico. Anche in questo caso il meccanismo della trasmissione del calore varia da un conduttore all'altro. • Acust. - Si dice c. aerea il fenomeno di propagazione dei suoni nell'aria per vibrazione elastica della stessa. Esiste anche una c. dei suoni in tutti gli altri mezzi materiali, con velocità diverse da uno all'altro. Interessa particolarmente la c. ossea, cioè la propagazione del suono nei tessuti ossei. Essa è normale nel corpo umano; le vibrazioni che vengono trasmesse dall'aria al timpano vengono da questo inviate verso l'interno dell'orecchio tramite piccole ossa. Alcuni apparecchi acustici per sordi sfruttano lo stesso fenomeno: le vibrazioni raccolte dall'aria vengono comunicate alle ossa craniche, e possono così giungere alla chiocciola anche se l'orecchio medio è danneggiato. • Fisiol. - Trasmissione degli impulsi nervosi dal centro alla periferia del corpo e viceversa. Le fibre nervose devono essere integre e fra loro isolate affinché la c. possa avvenire; nelle fibre motorie gli impulsi sono centrifughi, mentre in quelle sensitive sono centripeti. La velocità di propagazione dell'impulso si aggira per i mammiferi su 1 m/sec per le fibre prive di midollo e su 100 m/sec per quelle midollate. Inoltre tali velocità variano col tipo di fibra e col tipo di impulso trasmesso.