Elettr. - Attitudine di un corpo o di un sistema di corpi
formanti un circuito a lasciarsi attraversare da corrente elettrica. Essa
è perciò il reciproco della resistenza chimica del corpo o del
circuito, e si misura in
Siemens (simbolo S) ovvero in
(ohm)
-1. Questa grandezza non va confusa con la conducibilità
elettrica dei corpi. questa è una proprietà locale, inversa della
resistività, e che si misura in (ohm X cm)
-1. In un circuito
resistivo percorso da corrente continua la
c. del circuito si può
definire come il rapporto fra la corrente circolante nel circuito e la tensione
ad esso applicata. In un circuito percorso da corrente alternata sinosuidale ma
puramente resistivo, le cose non cambiano; se invece il circuito è
generico, la
c. rappresenta la parte reale dell'ammettenza (grandezza
analoga alla resistenza nel circuito in c.c.), la quale è a sua volta
rappresentata dal reciproco dell'impedenza del circuito. In questo caso,
benché la resistenza si trasformi in grandezza complessa (ammettenza) la
c. mantiene il suo valore reale. Assegnato un circuito generico, se ne
può definire la
c. funzionale come il rapporto fra la corrente
istantanea presente nel circuito e la tensione istantanea ad esso applicata;
questa
c. può variare nel tempo e rappresenta l'operatore che,
applicato alla tensione, fornisce la corrente, anche per grandezze elettriche a
variazione non sinusoidale; esso dunque è più vasto
dell'ammettenza. ║
C. mutua: in un triodo essa esprime il rapporto
fra la variazione di corrente anodica di un tubo elettronico e la variazione del
potenziale di griglia che ha provocato la variazione della corrente. Si misura
di solito in mho (micromho) essendo il mho l'unità di
c., di
dimensioni (ohm)
-1: il nome mho deriva infatti dall'anagramma di ohm
e il mho è detto anche ohm reciproco.