Atto, operazione del comporre. ║ Modo, insieme degli
elementi di cui una cosa è composta. ║ La cosa stessa composta.
║ Accordo, accomodamento, conciliazione. •
Arte -
Studiare c.: l'arte del comporre musica e la sua didattica.
║ Nelle arti figurative: modo con cui sono distribuiti, atteggiati e messi
in luce i vari elementi figurativi in un quadro o in un gruppo scultoreo.
• Arch. - Disposizione, in senso formale, degli
elementi architettonici esterni. • Stat. -
Rapporto di c.: rapporto che mette a confronto le intensità di due
fenomeni, uno dei quali si può considerare parte dell'altro.
• Dir. - La
compositio era la somma di
denaro pagata dall'offensore all'offeso, per cui quest'ultimo si dichiarava
soddisfatto e desisteva da ogni proposito di vendicare il torto ricevuto. Il
sistema delle
c. fu già noto ai Greci come mezzo per sfuggire alla
vendetta derivante dal delitto. Anche i Romani conobbero la
c.
soprattutto nell'ultima età imperiale, con l'intervento frequentissimo
dei sacerdoti e dei vescovi. Presso i Germani la vendetta privata era
conseguenza naturale del reato; ma già ai tempi romani era lecito,
anziché vendicarsi, richiedere dal reo un indennizzo. Dopo il Mille, con
la rinascita romanistica, torna in vigore il concetto romano che affida allo
Stato la punizione dei reati. • Fis. -
C. di
vettori: operazione geometrica su vettori liberi; ha per scopo la
determinazione della loro risultante. • Fotogr.
- Arte di inquadrare il soggetto mediante conveniente taglio o mascheratura
parziale dell'immagine. Nella ripresa diretta è bene operare immaginando
idealmente diviso il formato della fotografia, generalmente rettangolare, in
nove rettangoli uguali: il soggetto dovrà trovarsi, nell'immagine, su
tutti, o alcuni, dei lati del rettangolo centrale. Si dovrà evitare che
il soggetto cada nel punto d'incontro delle due mediane del rettangolo
costituente il formato, al centro del formato, o si disponga simmetricamente
attorno ad esse. Una linea d'orizzonte non dovrà mai cadere sulla mediana
orizzontale, ma trovarsi sopra o sotto; lo stesso vale per linee verticali.
• Ling. - Unione di più parole o temi,
per formare una nuova parola. Si distingue la
c. verbale. consistente nel
premettere al verbo una o più preposizioni che ne modificano il valore e
quella nominale, in cui troviamo due nomi, una preposizione o avverbio
più un nome, o un nome con un nome verbale, o un tema verbale.
• Mat. -
Legge di c.: operazione che a
una coppia ordinata di elementi di un dato insieme associa un elemento
dell'insieme stesso. • Ind. graf. - Operazione
con la quale si riuniscono in linee di data giustezza le lettere tipografiche
corrispondenti a un testo originale, nei vari caratteri prescritti.