Che è fondato su combinazioni.
• Filos. -
Arte c.: scienza pensata nel
Medioevo da Raimondo Lullo e ripresa in età moderna dal Leibniz, con la
quale si intendevano realizzare tutte le combinazioni possibili sia di tipo
numerico sia di tipo concettuale, allo scopo di ottenere un sistema sicuro di
ragionamento, capace di schematizzare ogni tipo di esperienza.
• Ling. -
Metodo c.: metodo di
interpretazione di un testo o di un gruppo di testi, che consiste nel mettere a
confronto tutti i contesti in cui ogni termine ricorre, cercando così di
stabilirne il significato. • Mat. -
Analisi
c. (detta anche
calcolo c.): studio degli insiemi di oggetti (in
numero finito) e delle proprietà dei loro raggruppamenti. Fra questi
vediamo i più importanti. Siano assegnati m oggetti fra loro diversi. Si
dice
permutazione di tali oggetti ognuno dei raggruppamenti che si
possono ottenere mettendoli uno dopo l'altro in ordine lineare aperto, in modo
che ogni gruppo differisca dall'altro per la posizione di almeno un oggetto. Il
numero delle permutazioni ottenibili con tali
m numeri è dato da
m! (m
fattoriale); simbolicamente
scriviamo:
Pm = m! =
m

Se invece gli
m oggetti
non sono fra loro tutti diversi, essi si potranno raggruppare in
k classi
(delle quali la prima ne conterrà
n1, la seconda
n2, ecc.) in modo che ogni classe contenga elementi uguali fra
loro e diversi da quelli delle altre classi. Allora il numero delle possibili
permutazioni diventa:
Pm
=
m!/ (
n1!
n2!
nk!)
Se
invece, assegnati
m oggetti fra loro diversi ne prendiamo
n alla
volta (
n
m) e ne facciamo le possibili permutazioni, otteniamo
le disposizioni semplici di
m oggetti presi ad
n per volta. Il
numero di queste è dato dal prodotto di
n numeri interi
decrescenti a partire da
m.
Simbolicamente:
Dm,n = m
(
m - 1) (
m - 2) ..... (
m - n +
1)
Come esempio, vediamo che le
disposizioni di 3 oggetti (che diremo
a, b, e
c) a due a due sono
3 · 2 = 6 e precisamente:
ab, ac, ba, bc, ca, cb. Assegnati gli
stessi
m oggetti di cui sopra, fra loro diversi, formiamone dei
raggruppamenti sempre di
n (
n >
m), ma considerando
distinti due raggruppamenti solo se hanno almeno un elemento diverso, senza
tener conto cioè dell'ordine degli elementi. Costruiamo così le
combinazioni semplici di
m oggetti presi ad
n per volta, il cui
numero è dato da una frazione con numeratore
Dm,n, e
denominatore
Pn.
Simbolicamente:
Cm,n =

Tale frazione si indica
simbolicamente con (

) che si legge
m su
n e si
chiama
coefficiente binomiale, perché tali espressioni compaiono
appunto come coefficienti dei vari termini nello sviluppo del binomio tipo (
x
+ y)
n ove
n è un qualsiasi numero intero positivo.
Nel caso dei tre oggetti di cui sopra le possibili combinazioni sono solo tre:
ab, ac, bc. Ricordiamo inoltre la proprietà dei coefficienti
binominali:

Si voglia risolvere un problema
del tipo: quanti sono gli ambi, i terni e le quaterne che si possono fare con 5
numeri diversi (ad esempio come quelli delle estrazioni del lotto). Gli ambi
sono 5 · 4/2 = 10; i terni sono 5 · 4 · 3/2 · 3 = 10 (il
risultato è uguale al numero degli ambi per la proprietà sopra
ricordata); il numero delle quaterne è 5 · 4 · 3 · 2/2
· 3 · 4 = 5. Infine ricordiamo che il numero delle
combinazioni di
m oggetti presi ad ne per volta con ripetizione è dato da:

. Va tenuto
presente che nei calcoli si pone convenzionalmente O! = 1,
(

) = 1, e
anche (

) = 1. Si
noti inoltre che il valore di
n! cresce rapidamente col valore di
n; infatti è: 2! = 2; 3! = 6; 4! = 24; 5! = 120; 10! =
3.628.800.