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Colonia.

Città (966.000 ab.) della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia; è situata a 38 m s/m., sulle sponde del Reno, nel cuore del bacino vallivo che dalla città prende il nome, e che è delimitato dai rilievi del Massiccio Renano a Est (Bergisches Lande Westerwald) e a Sud, ed è aperto a Nord e a Nord-Ovest verso le fertili regioni del basso piano olandese e germanico. All'incrocio di alcune tra le principali direttrici del traffico stradale, autostradale e ferroviario del Paese, C. è dotata di un attivo porto sulla più importante arteria fluviale navigabile d'Europa, con un imponente traffico annuo. Dal primitivo nucleo quadrangolare della colonia romana, ancora chiaramente avvertibile nella topografia dell'abitato, si sviluppò in età medioevale con una struttura semicircolare addossata alla sponda sinistra del Reno. La grande espansione urbanistica nella seconda metà del secolo scorso si attuò lungo tutte le principali vie del traffico, innestate a raggiera nel nucleo medioevale, fino a raggiungere e incorporare vari centri limitrofi, quali Nippes, Ehrenfeld, Lindenthal, Klettemberg e Bayenthal, trasformati progressivamente in sobborghi residenziali e industriali, ma separati dal nucleo storico mediante un'ampia fascia conservata a verde. A partire dal 1888 l'espansione urbanistica interessò anche la riva destra del Reno; Deutz (cioè la romana Divitia, collegata a C. mediante un ponte fatto costruire da Costantino), Kalk e Mülheim furono incorporate in C., che ora si estende quindi su entrambe le sponde del Reno. C. è un grande centro commerciale fin dai tempi della Lega Anseatica e vanta un'importante fiera campionaria. Le sue industrie sono attive in prevalenza nei settori meccanico, metallurgico, automobilistico, chimico (fibre artificiali, colori, ecc.), petrolchimico, alimentare e nella produzione della famosa acqua di Colonia. Aeroporto a C.: Wahn (15 km a Sud-Est). È sede arcivescovile e primario centro culturale con un'università fondata nel 1388, vari istituti superiori di pedagogia, musica, economia e numerose altre istituzioni educative, culturali e musei. • St. - Fortificata da Agrippa nel 38 a.C., C. fu importante centro militare e di colonizzazione romana fino al V sec., quando passò ai Franchi. Sede vescovile sotto Carlo Magno, ebbe dopo il 1000 d.C. un grande sviluppo artigianale (lino, metallurgia) e commerciale, grazie alla posizione centrale per i traffici tra le Fiandre e il S. Membro della Lega Anseatica, con il crescente potere delle corporazioni si conquistò l'autonomia dagli arcivescovi, ottenendo i diritti di città libera nel 1297. Nel XV sec. vi fu istituita l'università, che ospitò famosi umanisti e sviluppò lo studio della lingua greca. Vi si tennero diverse diete, tra cui decisiva quella del 1505, in cui Massimiliano l, reduce dalle vittorie del Palatinato, impose i suoi progetti di organizzazione centralistica dell'impero. Il periodo della riforma accentuò i contrasti interni, conducendo a guerre ecclesiastiche come quella scoppiata nel 1583, che vide sui due fronti opposti il vescovo Truchsley von Waldburg, sostenitore della secolarizzazione del clero, ed Ernesto di Baviera che, rimasto legato al papa, conseguì la vittoria (1589). Dopo di ciò C. cadde sotto l'egemonia dei Wittelsbach, che durò fino alla rivoluzione francese. Occupata (1794) e annessa (1801) dalla Francia, che la secolarizzò, nel 1814 passò alla Prussia. Nel 1825 una legge prussiana estendeva alla Renania l'obbligo di educare i figli alla religione paterna in caso di matrimoni misti. Energica fu l'opposizione cattolica guidata dal vescovo Droste Vischering (addirittura arrestato nel 1837), che si tradusse nei tumulti noti come Kölnersteit o Kölner Wirren, cioè torbidi di C. Dopo la prima guerra mondiale fu occupata dagli Inglesi fino all'esecuzione dei Patti di Locarno (1926). La seconda guerra mondiale la distrusse per il 90%, specie con i bombardamenti inglesi del 1942, e l'occupazione americana (6 marzo 1945). • Arte - Numerosi sono i resti di monumenti antichi nella città (strade, templi, un palazzo con il famoso mosaico di Dioniso sotto il duomo, chiese paleocristiane) e nei dintorni (ville romane). Al periodo tardo antico risalgono le chiese: S. Gereon (che conserva ancora l'impianto ellittico del IV sec.), S. Ursula e S. Severin, sorte sui cimiteri situati fuori dalle mura, e quella di S. Georg. L'importanza di C. toccò il suo apice nel periodo che va dalla metà del X sec., quando sotto la spinta dei ceti mercantili e artigiani la città subì un primo ampliamento nella fascia compresa tra il castrum romano e il Reno (Alte Markt e Neumarkt) alla metà del XIII sec., epoca in cui ebbe inizio la costruzione della nuova cattedrale. Entro questo periodo furono erette le chiese più importanti della Germania ottoniana e salica. Nel X-XI sec. C. divenne uno dei maggiori centri europei della scultura monumentale; dell'intaglio di avorio (famosi sono i reliquari in forma architettonica); dell'oreficeria e della miniatura (in cui confluiscono influenze bizantine e tradizione carolingia). La chiesa del monastero benedettino di S. Pantaleon conserva ancora l'imponente Westwerk, consacrato nel 980, fondamentale esempio dell'architettura ottoniana. All'epoca ottoniana risale anche la Croce di Gereon, il primo crocifisso monumentale dell'arte europea. Nella prima metà dell'XI sec. vennero erette a C. due chiese che sono tra le più interessanti dell'architettura del periodo salico: quella dei Santi Apostoli (1020-30) e Santa Maria al Capitolo (1030-60). Nel 1248 incominciarono i lavori per la costruzione della nuova cattedrale, al posto di quella carolingia, sul modello delle grandi cattedrali francesi (Amiens). Il coro fu consacrato nel 1320, il corpo principale fu iniziato nel 1350, ma l'edificio rimase incompiuto fino alla seconda metà del XIX sec., quando venne completato in falso stile gotico. L'interno, a 5 navate e transetto a 3 navate, ha un rapporto tra lunghezza e altezza di 1 a 3,8 che rappresenta il massimo del verticalismo delle cattedrali gotiche; conserva la grande pala di S. Lochner (1430 circa) il maggiore rappresentante della scuola di pittura di C. nel primo Quattrocento. Nei pressi del duomo sorsero nel XIII-XIV sec. altre chiese gotiche; numerosi anche gli edifici civili tardo-gotici. Nel tardo Medioevo tuttavia l'attività edilizia apparve assai ridotta. Grande vitalità dimostra invece la scuola di pittura tra la metà del XV sec.: dapprima allineata col gusto gotico internazionale, poi con S. Lochner, più vicina al realismo fiammingo. Dopo lo splendore del periodo medioevale la ripresa della città si ebbe soltanto nel XIX sec. Nel 1881 furono abbattute le mura medioevali (una prima cinta di mura fu eretta nel 1106 e una seconda ne era stata aggiunta nel 1180-1220) per aprire una grande strada semicircolare di circa 8 km (Deutsches Ring), al di là della quale si sviluppò la città nuova, con vie larghe e regolari. Dopo la prima guerra mondiale nella zona dei forti esterni fu creata una fascia di giardini detta "cintura verde". La ricostruzione della città, distrutta dai bombardamenti aerei, su piani di Rudolph Schwarz, ha rappresentato una delle maggiori imprese urbanistiche del secondo dopoguerra. Al centro sono stati costruiti edifici di carattere culturale, mentre nella fascia esterna si trovano i quartieri residenziali e industriali. Oltre al Wallraf-Richar-tz-Museum, importanti sono l'Erzbischöfliches Diözesanmuseum con raccolte di oggetti di arte sacra, soprattutto oreficerie, di C. e del Basso Reno; lo Schnütgen-Museum, sistemato nella collegiata della chiesa romanica di Santa Cecilia, che conserva opere d'arte tedesca del Medioevo (sculture romaniche e gotiche, fra cui la Madonna Siegburg, del 1150 circa, avori del IX sec., tessuti, vetri, manoscritti); l'Ostasiatisches-Museum con importanti collezioni d'arte orientale.