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Civétta.

È lo strigide più noto e diffuso in tutta l'Europa centro-meridionale (Carine o Athene noctua). Lungo una ventina di centimetri, ha il piumaggio color cinerino, testa larga e tondeggiante con grandi occhi rivolti avanti, caratteristica dei rapaci notturni, anziché di lato come tutti gli uccelli. La c. ha una vita prevalentemente notturna, comunque non è insolito vederla in caccia di arvicole e topi anche di giorno. Non teme l'uomo e nidifica nei vecchi casolari, alla base dei camini, torri, spaccature, alberi cavi e grotte. Nel Meridione è più frequente che al Nord. La c., come tutti i rapaci notturni, è, da sempre, severamente protetta e la sua caccia e uccisione sono vietate. È permessa la cattura per usarla come zimbello per le allodole. Purtroppo la c. risente dell'espansione urbanistica e nelle zone di alta densità di popolazione è pressoché scomparsa. Inoltre è vittima dell'ignoranza e della superstizione di molti che le attribuiscono poteri satanici e malefici. Non esiste letteratura nera che non ne parli o credenza popolare che non le attribuisca la facoltà di portare morte e disgrazie quando fa udire il suo verso che qualcuno definisce lugubre. Una volta all'anno la c. gode del suo momento di celebrità: il 29 settembre a Crespina, in provincia di Pisa, si tiene appunto la fiera della c. • Mar. - Nelle marine militari, nave c. o nave Q.: nave militare camuffata da mercantile e impiegata, soprattutto nella prima guerra mondiale, per l'attacco ai sommergibili. • Trasp. - Auto c.: autovettura della polizia stradale, della Guardia di Finanza, ecc., priva di segni di riconoscimento, usata per individuare gli automobilisti che violano il codice della strada.