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Ciprìnidi.

(dal greco kuprinos: carpa). Famiglia di pesci teleostei che abitano le acque dolci dell'Europa meridionale, dell'Asia, e una parte di quelle dell'Africa e dell'America settentrionale. Sono pesci ovali, con piccola bocca, rivestiti di grandi squame tondeggianti, con mascelle deboli prive di denti(sono però dotati di denti faringei inferiori) e provvisti di pinne natatorie e, talvolta, pelviche addominali; le labbra grosse sono quasi sempre munite di barbigli (appendici dotate di papille gustative e tattili) e la vescica natatoria, piuttosto sviluppata, è collegata con l'apparato auricolare per mezzo degli ossicini di Weber. I c. conosciuti e apprezzati fin dai tempi più antichi per la loro straordinaria prolificità, prediligono le acque stagnanti, con fondi molli, limacciosi o sabbiosi, i quali offrono loro la prediletta alimentazione di vermi, larve di insetti e materie vegetali decomposte; crescono in brevissimo tempo e sono perciò molto adatti all'allevamento su scala industriale; hanno carne tenera, succosa e molto saporita. Se ne conoscono circa duemila specie. Fra le più comuni ricordiamo: la carpa (ciprynus carpio) che è la specie più rappresentativa della famiglia; il carassio comune (carassius vulgaris) dal muso ottuso; la tinca comune (tinca vulgaris), la più diffusa fra i c. d'Europa; il barbo fluvitale (barbus fluvitalis), che predilige i fiumi con fondi ghiaiosi e sassosi; il gobione comune (gobio vulgaris), che vive soprattutto nei laghi; l'alburno lucido (alburnus lucidus), presente nella maggior parte dei fiumi e dei laghi della Germania; il leucisco rosso (leuciscus rutilus) dal corpo leggermente schiacciato ai lati; il nasuto (chondrostoma nasus), dal naso lungo, ecc.