Con questo nome si designarono a Firenze nel XIV sec. i
salariati al servizio delle arti o chi prestava umili mansioni fuori dalle arti,
ma soprattutto i lavoratori dipendenti dell'arte della lana. ║
Tumulto
dei C.: tumulto scoppiato a Firenze il 20 luglio 1378, quando i
C.,
sottoposti a un ufficiale forestiero, pagato dall'Arte, non potendo partecipare
alla cosa pubblica, né riunirsi in leghe si sollevarono contro la
Signoria, avanzando rivendicazioni di carattere politico ed economico
(miglioramenti salariali). Chiedevano inoltre l'abolizione dell'ufficiale
forestiero, e l'istituzione per loro di un'Arte, cui fosse riservato un quarto
degli uffici del Comune. Insediato nel palazzo dei priori un loro sindaco,
Michele di Lando, elaborarono una riforma, con la quale si stabilivano accanto
alle 7 Arti maggiori e alle 14 Arti minori, tre nuove Arti (tintori, farsettai e
salariati) con diritto a un terzo delle magistrature: due comprendevano i
piccoli artigiani, con botteghe proprie, e una i
C. veri e propri. Le
condizioni economiche non migliorarono, i
C. accusarono di tradimento
Michele di Lando e finirono col trovarsi isolati per la loro intransigenza.
Nell'agosto dello stesso anno, la reazione di tutte le altre Arti coalizzate
costrinse molti di loro a lasciare Firenze.