Oratore tessalo. Ministro del re Pirro, fu da questi inviato
a Roma, per trattare la pace dopo la battaglia di Ascoli Satriano (279 a.C.)
nella quale Pirro aveva riportato la vittoria sanguinosa, proverbialmente nota.
Presentatosi al Senato,
C. pose la condizione di concedere la
libertà ai Greci residenti in Italia e parlò con tanta eloquenza
che già i senatori si disponevano ad accettare, quando entrò Appio
Claudio Cieco, il quale affermò che non si doveva concludere la pace se
prima Pirro non avesse abbandonato l'Italia; in tal modo la missione di
C. fallì (m. 277 a.C.).