Uomo politico ateniese. Tentò di impadronirsi del
potere ad Atene, occupando di sorpresa l'Acropoli; assediato con i suoi
partigiani, si rifugiò vicino all'altare di Atena. L'arconte Megacle lo
persuase a presentarsi ai giudici, consigliandolo, per conservare il diritto
d'asilo, di tenere nelle mani un filo legato per un capo alla statua della dea.
Ma quando
C. e i compagni giunsero all'altare delle Eumenidi, il filo si
ruppe ed essi furono tutti massacrati (VII sec. a.C.).