Persona a cui è affidato l'ufficio di governare
spiritualmente i fedeli. ║ Giovane indirizzato al sacerdozio, seminarista.
║ Giovinetto che nelle chiese serve la messa e le altre funzioni sacre.
║ Persona dotta, uomo di studi, letterato.
• Dir. can. - Tra i
c. si distinguono
coloro che hanno ricevuto gli ordini minori e coloro che hanno ricevuto gli
ordini maggiori. Il
c. non può mai, di regola, ridivenire laico.
Può ottenere la potestà di ordine e di giurisdizione
ecclesiastica, uffici e benefici ecclesiastici. Ha speciali doveri, tra cui
quello di una vita esteriore e interiore esemplare, il celibato, la recita
quotidiana dell'ufficio divino, la confessione frequente, pratiche di
pietà quotidiane, esercizi spirituali, il rispetto e l'obbedienza al
vescovo, la continuazione degli studi sacri, la vita in comune, l'uso dell'abito
ecclesiastico e della tonsura. V'è poi l'obbligo dell'incardinazione in
una diocesi. ║
C. regolari: categoria di religiosi che, senza
essere monaci o appartenere a ordini mendicanti, seguono una vita regolare. Si
tratta di società sorte nel XVI e XVII sec. nello spirito della
Controriforma, e cioè: Ordine dei
c. regolari detti
teatini; Congregazione di San Paolo; Compagnia di Gesù; Ordine dei
c. regolari da Somasca; Ordine dei
c. regolari Ministri degli
infermi; Ordine dei
c. regolari minori; Ordine dei
c. regolari
poveri della Madre di Dio delle Scuole pie. ║
C. vaganti: nel
Medioevo, studenti che si spostavano da un'università
all'altra.