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Ch'i.

(o Chi). Concetto fondamentale del pensiero cinese, corrispondente a quello di Uno. Già presente nel taoismo, secondo cui dal C. si producevano due specie Ying (il negativo) e Yang (il positivo), il concetto fu ulteriormente sviluppato dal confucianesimo e soprattutto dalla scuola neoconfuciana, secondo cui il C. è l'elemento concreto che dà a ogni essere la realtà, in connessione col Li che è la natura dell'uomo, la ragione dell'essere. Esso si muove continuamente seguendo il processo di azione e riposo. Quando il C. agisce o esce è positivo e corrisponde allo Yang, quando rientra in sé e riposa è negativo e corrisponde a Ying. Il concetto del C. è concepito in modo circolare così che Yang e Ying non si escludono tra di loro, ma si congiungono per formare ogni essere. Il neoconfuciano Tchau-she distingue il Li come la natura umana in astratto (ragione), affermando che essa non può non essere buona, mentre la natura umana in concreto (Li congiunto col C.) può essere sia buona che cattiva, secondo la qualità del C. che si distingue in "leggero" e "pesante". Quest'ultimo è causa delle passioni forti che offuscano la coscienza, così che colui che possiede un C. pesante possiede una natura cattiva, mentre colui che possiede un C. leggero, possiede una natura con poche passioni e perciò buona.