Genere di mammiferi ruminanti della famiglia dei Cervidi, di
cui solo i maschi hanno corna che si mutano ogni anno, durante la primavera e
l'estate, e che raggiungono lo sviluppo completo a quattro mesi circa. Anche il
pelo del
c. viene mutato in primavera e in autunno, e il suo spessore e
il suo colore variano a seconda della stagione: lungo e grosso d'inverno, corto
e sottile d'estate. Le specie di
c. conosciute sono circa 30, sparse un
po' dovunque. Assai caratteristici sono: il
c. indiano; il
c. della
Cina, privo di corna e munito di lunghe zampe; il
c. del Cile, che
raggiunge la lunghezza massima di 40 cm; il
c. persiano, assai grande e
fornito di folta criniera; il
c. dell'America settentrionale, owapiti,
che è il più grande di tutti. I
c. si nutrono di foglie
erba, rami, e bevono una volta al giorno, verso sera. Tutte le specie di
c. possono essere addomesticate avendo tutte carattere mite e pacifico.
Nell'epoca degli amori, i maschi sono assai battaglieri e giungono talvolta ad
assalire l'uomo. In Italia, il
c. si trova allo stato selvaggio solo in
Sardegna.