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Censimento.

Numerazione e classificazione delle unità di un dato gruppo (di uomini, di animali, ecc.); storicamente si ricollega alla classificazione di persone e cose attuata nella civiltà egizia, cinese, greca, per ragioni di imposte. Il primo vero c. del popolo, sempre a scopi fiscali, elettorali e di leva, risale all'anno 555 a.C. nell'epoca regia a Roma: nel Medioevo i c. sono scarsi e poco precisi, mentre nella Repubblica veneta nel XIV sec. sono frequenti. Nel 1790 negli Stati Uniti si attuò un c. con intenti moderni. In Italia sono stati fatti c. generali della popolazione nel 1861-1871-1881-1901-1911-1921-1931-1936-1951-1961-1971-1981-1991. Nel c. demografico si fa l'enumerazione della popolazione residente in un luogo fisso, inclusa anche quella dimorante temporaneamente altrove; con esso si accerta anche la professione, lo stato civile, la lingua, il sesso, ecc. L'esecuzione del c. è affidata all'Istituto centrale di statistica, che rende noti i risultati mediante decreto del capo dello Stato, pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale". ║ C. delle aziende industriali e commerciali: più recente del c. demografico, serve a rilevare i mezzi di produzione e di scambi di una determinata comunità. In Francia risale al 1778, negli Stati Uniti al 1809, in Italia il primo c. è del 1927, i successivi sono stati fatti negli anni 1937-1939-1951-1961-1971-1981. Nel c. industriale e commerciale oggetto è l'impresa, cioè il complesso dei beni destinato alla produzione dei beni e servizi, unitamente alle spese, ricavi, qualifiche personali, ecc. È sempre l'Istituto centrale di statistica che pubblica i risultati. ║ C. della proprietà fondiaria e delle aziende agricole: raramente attuato e con criteri diversi nei vari paesi. In Italia l'Istituto di economia agraria nel 1948 ha condotto un'indagine specifica.