Med. - Malattia determinata da batteri provenienti da un
focolaio purulento e consistente in un processo infiammatorio del tessuto
interstiziale, che si traduce in un accentuato gonfiore, circoscritto o esteso.
La patologia può interessare l'apparato dentario, l'addome (
c.
perineale,
c. retrocecale da appendicite) oppure gli organi genitali
(
c. pelvica di origine genitale). La terapia è antiflogistica
(antibiotici, sulfamidici, ecc.). ║ Termine con il quale si indica un
disturbo estetico-funzionale localizzato in zone a forte deposito adiposo. La
c. si forma a causa di un eccessivo ingrossamento e insufficiente
drenaggio dei tessuti adiposi provocando uno scompaginamento della struttura
degli strati più esterni (pelle, sottocutaneo, strato adiposo); il
settore colpito subisce quindi una modificazione nell'aspetto che assume la
caratteristica pelle a "buccia d'arancia" o "a materasso". Molteplici sono i
fattori che possono incidere sulla formazione di questo inestetismo, che nelle
forme più gravi può determinare anche dolenzia, diffuso nell'80%
delle donne di razza mediterranea: predisposizione ereditaria, squilibrio
ormonale, disturbi epatici o intestinali, problemi di circolazione (accentuati
da vita sedentaria e mancanza di esercizio fisico), errata alimentazione (troppo
ricca di grassi e zuccheri), fumo e stress. La zone colpite sono fianchi,
ginocchia, addome, braccia e preferibilmente la parte alta e interna delle
cosce. Tale disturbo conosce varie intensità a seconda della
gravità e della consistenza del fenomeno: si definisce infatti "dura"
quella
c. che si presenta compatta e concentrata, e "molle" quella
c. che tende ad invadere ampie zone spostandosi tra muscoli e pelle.
Attraverso un'azione preventiva che implica una dieta equilibrata e povera di
grassi, attività sportive mirate a rinforzare soprattutto gli arti
inferiori (ciclismo, jogging, nuoto, ecc.) e massaggi alle gambe, si può
limitare il disturbo o impedirne il peggioramento. La chirurgia estetica
può intervenire nei casi più gravi con interventi di mesoterapia
(consistente nell'iniettare sotto la cute un anestetico locale unito ad altre
sostanze), di elettrolipolisi (metodo basato sull'azione della corrente
elettrica riducente il grasso nelle
c. adipose) o di liposuzione (vera e
propria operazione chirurgica in anestesia totale consistente nell'asportazione
invasiva del tessuto adiposo).