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Catalógna.

Regione storica e comunità autonoma (6.090.040 ab.) della Spagna nord-orientale, corrispondente alle attuali province di Barcellona, Gerona, Lérida e Tarragona. Capoluogo: Barcellona (1.508.805). È compresa tra i Pirenei e il bacino dell'Ebro e si affaccia ad Est sul Mediterraneo. Si distingue a Nord una parte montuosa, formata dall'estremo tratto della catena pirenaica; al centro un ampio bassopiano corrispondente al bacino del fiume Segre; la zona costiera, percorsa da una serie di rilievi, è attraversata dai fiumi Ebro, Llobregat e Ter. Il clima è mite, tipicamente mediterraneo; le piogge, copiose a Nord, vanno diminuendo verso la foce dell'Ebro. • Econ. - La C. ha un'economia prevalentemente commerciale e industriale (industrie tessili, cartarie, meccaniche e chimiche). La C. è inoltre una delle maggiori regioni turistiche della Spagna, recentemente valorizzata nelle località balnerari della Costa Brava. • St. - Conquistata dai Romani nel 218 a.C., la C. fu invasa dai Visigoti e quindi dagli Arabi (711). Liberata da Carlo Magno sul finire dell'VIII sec., entrò a far parte della contea di Barcellona. Dal 1137 fece parte del regno aragonese, nel cui ambito godette di larga autonomia. Nel XIV sec. la creazione a Barcellona della Generalitat catalana rafforzò le manifestazioni di quelle istanze particolaristiche che segnano tutta la storia della regione. La posizione di favore assegnata alla Castiglia nella politica spagnola del XIV e XV sec. provocò l'esasperazione delle tendenze separatistiche e la C. si schierò costantemente con le potenze anti-spagnole nelle guerre condotte da Filippo V. Nel XVII sec. ebbe un notevole risveglio economico e culturale grazie al provvedimento di Carlo III di Borbone, che le restituiva il diritto di commerciare con l'America. Riprese così vigore il movimento separatista, che nel XIX sec, trovò il suo capo in E. Prat de la Riba. Nel 1931 la caduta della monarchia in Spagna permise la proclamazione della repubblica catalana, che durante la guerra civile spagnola divenne la roccaforte delle forze lealiste. Nel 1939, con la vittoria del generale Franco, la C. fu annessa al resto della Spagna divenendo, nel 1983, comunità autonoma regionale. • Ling. - Il catalano appartiene al gruppo delle lingue romanze, è parlato nella C., in quasi tutto l'antico regno di Valencia, nelle isole Baleari e Pitiuse, in quasi tutto il dipartimento francese dei Pirenei orientali, nel principato di Andorra dove è lingua ufficiale, in una larga zona presso le province di Huesca, Saragozza e Teruel, infine nella città di Alghero in Sardegna. Nel catalano si distinguono sei varietà di dialetti, raggruppati nel catalano orientale: barcellonese, balearico, rossiglionese, algherese; e catalano occidentale: leridano, valenciano. • Lett. - La letteratura in lingua catalana conobbe, all'epoca della poesia trobadorica,, con il poeta R. Lullo e con i prosatori J. Desclot e R. Muntaner, un primo periodo di splendore. Sul finire del XIV sec., A. Febrer tradusse la Divina Commedia e contemporaneamente si diffondeva la conoscenza petrarchesca. Un'intensa fioritura del catalano si ebbe con A. March, agli albori del Rinascimento, Nel 1833 C. Aribau pubblicò la famosa Ode alla patria: nel più importante libro di poesia moderna in catalano, Lo zampognaio del Llobregat di J. Rubiò i Ors, si avvertono echi del romanticismo europeo. Artefice dell'unità delle regioni di lingua catalana fu M. Aguilo. Nel 1859 furono ripristinati i Giochi Floreali, dai quali emersero autentiche rivelazioni; è il caso di J. Verdaguer, con il quale vanno ricordati i poeti M. Costa i Llobera e J. Alcover. La narrativa catalana moderna si sviluppò notevolmente con la diffusione del naturalismo europeo; J. Pin i Solder, N. Oller i Moragues, P. Bertana e V. Catala ne furono i principali creatori. I giovani letterati del primo Novecento dimostrarono un interesse sempre maggiore per le estetiche d'avanguardia; risalgono a questi anni il soggiorno catalano di Picasso e l'attività di pittori come Mirò e Sunyer. • Arte - Testimonianza dell'architettura catalana Visigota sono le chiese di San Pedro, Santa Maria e San Miguel a Terrassa. Tra gli edifici preromanici e romanici l'abbazia di Ripoll (1020-1032), San Vicente di Cardona (1020-1040). Eccezionale perizia tecnica mostrano le cattedrali gotiche di Barcellona (1298-1420) e di Gerona (1316-1581). La pittura si sviluppò soprattutto in epoca romanica, come testimoniano San Clemente di Tahull e di San Quirico di Pedret e nel periodo gotico, accogliendo influssi francesi e senesi, di Bassa, Serra e Borassà.