Regione storica e geografica della Spagna
centro-settentrionale. È delimitata dal Golfo di Biscaglia e dalla
Cordigliera Cantabrica a Nord, dalla Sierra Morena a Sud, dal Sistema Iberico a
Est. Amministrativamente la
C. è divisa in due comunità
autonome:
C.-León (V.) e
C.-La
Mancha (V.). •
Geogr. - Il territorio si estende sulla Meseta e comprende numerose sierre del
Sistema Centrale culminando in quella di Gredos (2.592 m) e di Guadarrama (2.430
m). La regione è attraversata dai fiumi Tago, Guadiana e Duero e dai loro
affluenti. Il clima è continentale, caratterizzato da piogge scarse.
• Econ. - V.
CASTIGLIA-LEON e CASTIGLIA-LA MANCHA.
• St. - La denominazione
C. (i castelli)
apparve per la prima volta nel IX sec., per designare una serie di territori del
regno asturiano-leonese, posti sul confine con i possedimenti dei Mori. Per
contrastare gli Arabi, nella regione furono edificati numerosi castelli,
affidati a signori feudali. Nel 1032 la
C. divenne indipendente dagli
Stati leonesi e alla morte di Sancio III il Maggiore, re di Navarra, fu lasciata
in eredità al figlio, Ferdinando, il quale fu il primo ad assumere il
titolo di re (1035). L'erede di questi, Alfonso VI, attuò una politica di
conquista, entrando in possesso del regno di Leon e della città di Toledo
(1085). In seguito all'occupazione di parte dell'Andalusia mora da parte di
Alfonso VII, di Siviglia (1248) sotto Ferdinando III il Santo e con
l'espansionismo perseguito da Alfonso XI, i confini della regione si allargarono
progressivamente fino ad Algeciras (1344). Lo scoppio di una guerra civile tra
il figlio legittimo di Alfonso, Pietro I e quello illegittimo Enrico II, divise
il Paese, devastato inoltre dalla peste nera, che decimò la popolazione e
rovinò l'economia. Qualche segno di ripresa e un notevole incremento
demografico si registrarono all'inizio del XV sec. e culminarono durante il
regno di Isabella la Cattolica (1474-1504), che nel 1469 sposò Ferdinando
re d'Aragona. Questi sovrani imposero definitivamente la supremazia della corona
sulle famiglie feudali e, pur conservando l'indipendenza dei due regni, aprirono
la strada per l'unificazione. Con la conquista di Granada nel 1492 e la scoperta
dell'America, avvenuta nello stesso anno, la fortuna della
C. andò
progressivamente aumentando. L'unificazione del Paese si compì nel 1516 e
al dominio di Ferdinando fu incorparata anche la Navarra. Da quel momento in poi
la storia della
C. si identificò con quella della Spagna. Il
territorio della regione, amministrativamente ripartito tra
C. Vecchia e
C. Nuova fino al 1981, risulta attualmente diviso nelle due
comunità autonome denominate
C.-León e
C.-La Mancha.
• Arte - Testimonianze dell'arte rupestre
paleolitica sono presenti nella zona cantabrica intorno a Santander: famose sono
in particolare le pitture in nero, rosso e ocra della grotta di Altamira. Fra i
monumenti d'epoca medievale spiccano alcune chiese del VII sec. (la chiesa di
San Juan a Baños de Cerrato, la chiesa di Quintanilla de las
Viñas, entrambe presso Burgo) caratterizzate da strutture
bizantineggianti e da fregi di gusto egiziano e siriaco. Esempi dell'arte
mozarabica, diffusa tra i secc. IX-XI, sono forniti dagli edifici del Monasterio
de Suso, dall'abbazia di San Millán de la Cogolla e dalle chiese di Santa
María a Lebña e di San Baduel a Berlanga; lo stile arabizzante di
queste costruzioni appare tuttavia mitigato da elementi occidentali (pianta
basilicale a tre navate e transetto). L'arte romanica e gotica diede origine al
cosiddetto stile
mudejar le cui principali espressioni sono la chiesa di
Santa Maria la Guadalajara, Cristo de la Vega, Santiago del Arrabal, Santo
Tomé a Toledo. Il gotico di importazione francese, invece, diede origine
alle cattedrali di Toledo e di Burgos, primi esempi di una tradizione che
durò fino al XVI sec. Le più alte espressioni del Barocco (Plaza
Mayor, palazzo del Buen Ritiro), del Rococò (Palazzo Reale di G.B.
Sacchetti), del Neoclassicismo (Porta di Alcalá di F. Sabatini, Museo del
Prado di J. de Villanueva) si trovano a Madrid.