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Caròtide.

Nome delle due principali arterie ai lati del collo, aventi ciascuna un tronco principale; la c. comune, che al lato sinistro, nasce direttamente dall'arco dell'aorta e, dal lato destro, scaturisce dall'arteria innominata, alla base del collo. Al margine superiore della cartilagine tiroidea, circa all'altezza del pomo d'Adamo, la c. comune si divide in c. esterna e c. interna. La prima si distribuisce alla faccia e al cranio, somministrando sei branche collaterali (tiroidea superiore, linguale, facciale, occipitale, auricolare posteriore, faringea) e due terminali (temporale superficiale e mascellare interna). La c. interna, invece, si distribuisce ai centri dell'encefalo e all'occhio, somministrando una branca collaterale (oftalmica) e quattro terminali (cerebrale anteriore, media, comunicante posteriore, coroidea). Se la c. comune, che è un vaso molto grande, viene recisa, come accade nelle ferite alla gola, ne consegue il rapido dissanguamento e la morte. La simultanea e violenta compressione delle c. provoca lo stato di perdita di coscienza, dovuta alla privazione del flusso sanguigno al cervello.