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Cartapècora.

Pelle di ovino conciata in modo tale da essere adatta alla scrittura; le pelli subiscono soltanto le lavorazioni preliminari alla concia e vengono poi essiccate sui quadri che le tengono stese. Vengono poi spalmate di creta o con un appretto speciale; questo trattamento le rende lucide e vi permette la scrittura (pergamena fina). Servono a questo scopo le pelli di montone, di agnello, di capra. La c., spalmata con un leggero strato di colore ad olio prende il nome di c. oliata, usata per diplomi, legature di libri, pitture in miniatura, ecc.