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Carpenterìa.

Insieme di materiali metallici o legnosi preparati e congiunti per formare le strutture portanti di una costruzione. L'arte della c., che ha origini antichissime, era riservata ai maestri d'ascia, i quali dovevano mettere in opera il legno direttamente proveniente dai boschi. Di notevole importanza, era la c. navale, tuttora praticata in alcune regioni, per barche e pescherecci. Tra i legni maggiormente usati vanno ricordati: la quercia, specie nella varietà di rovere; il faggio, per le opere coperte; il pino comune, che possiede buona resistenza anche all'aperto; l'abete-picea, per serramenti e scale; l'abete, usato per la sua facilità di lavorazione; il legno del nord, l'abete bianco, il pino dell'Oregon e i legni tropicali per impieghi speciali. ║ La c. metallica deriva da quella del legno, e comprende profilati di varie sezioni, lamiere, travature reticolari, centinature, impalcature, ecc. Ha il vantaggio di permettere in officina l'esecuzione di parti staccate, il cui montaggio diviene poi semplice e rapido.