Zool. - Ordine di mammiferi che riunisce specie di varie
dimensioni, con coda di forme diverse, pelame fitto, corto o lungo, vibrisse
fornite di seno sanguigno. Gli incisivi sono di solito piccoli, i canini grandi
e forti, i premolari e i molari di tipo tubercolo-settoriale, con grandi punte;
gli occhi brillano nell'oscurità per il trasparire, attraverso la retina,
del cosiddetto tappeto lucido celluloso, strato di cellule contenenti cristalli
che rinfrangono la luce; la pupilla è di solito a fessura verticale;
hanno stomaco semplice e intestino non lungo, quasi sempre con un cieco. Hanno
testicoli fuori della cavità addominale in uno scroto o sotto il
tegumento; utero bicorne; placenta deciduata zonaria. La prole è inetta e
si sviluppa rapidamente. Hanno sensi ottimi, molta facilità
d'apprendimento; sanno assalire e difendersi con accanimento. Si cibano di preda
viva (ma non disdegnano neanche quella morta) o di vegetali. Notturni o diurni,
solitari o talvolta gregari, poligami o temporaneamente monogami, sono diffusi
dall'estremo Nord fino alle latitudini molto a Sud. Mancano originariamente
nell'Australia; molti forniscono carne, moltissimi pelliccia. Si suddividono in
sette famiglie.