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Carlasso.

Speciale carrello ideato da un tecnico svedese all'inizio degli anni Sessanta, per risolvere il problema del trasporto e della distribuzione delle merci nei grandi magazzini e nei supermercati. Ispiratosi ai container americani usati per i grandi trasporti internazionali di merci su autocarri o su navi, l'inventore svedese chiamò il suo carrello trasportatore combinaiter. In Italia si preferì chiamarlo c., che significa "carrello a laterali alti smontabili" (CAR.L.A.S., sigla trasformata poi, per ragioni fonetiche, in c.). Esistono vari modelli di c. e, fin dal 1969, essi vengono fabbricati anche in Italia. Ne esistono di particolarmente adatti al trasporto di abiti confezionati appesi; altri destinati al trasporto e all'esposizione per la vendita di pane, prodotti caseari, ecc.; altri ancora, a più piani, sono stati studiati per trasportare ed esporre scatolame di vario genere. Ci sono modelli usati negli aeroporti per il trasporto dei bagagli che, quando vengono immagazzinati, possono essere infilati l'uno nell'altro, con un notevole risparmio di spazio. Certi tipi a gabbia possono essere anche spediti per ferrovia, previa piombatura e chiusura per mezzo di lucchetti. Sostanzialmente, un c. è costituito da un piano orizzontale munito di piccole ruote molto scorrevoli, al quale possono essere fissate 3 o anche 4 sponde laterali metalliche, generalmente a rete, in mezzo alle quali vanno eventualmente inseriti altri piani di appoggio. Le misure dei vari tipi di c. dipendono dall'uso cui sono destinati ma, di norma, presentano dimensioni ridotte, allo scopo di poter passare agevolmente negli stretti corridoi dei magazzini di vendita. La caratteristica principale è, comunque, quella della possibile componibilità di questi carrelli (sia affiancandoli l'uno all'altro, sia sovrapponendoli). Le misure sono studiate anche in base a quelle dei pianali degli autocarri, che servono al trasporto dei c. dal magazzino merci alla sede del supermercato.