(dal greco
kardía: cuore e
ptósis: caduta). Med. - Malattia consistente in un abbassamento
del cuore, generato da ipotonia e allungamento dei grossi vasi a cui il cuore
stesso è sospeso. La diagnosi della
c. viene effettuata attraverso
l'analisi dell'area di ottusità cardiaca (che risulta abbassata) e dei
focolai di ascoltazione della base; l'urto della punta si trova nella sezione
sinistra della fossa epigastrica. Tale sintomatologia viene riscontrata in
maniera più marcata nella posizione eretta. Il malato accusa disturbi
funzionali e soggettivi al cuore. Nelle forme più avanzate, si
riscontrano disturbi circolari paragonabili a quelli che si verificano in caso
di scompenso dovuto a vizi valvolari. La
c. si riscontra prevalentemente
in individui di giovane età e si suppone sia dovuta a una predisposizione
congenita.